Renzi: "L'affaire dei rimborsi del M5S è una truffa acclarata". Di Maio: "Vicenda boomerang per partiti"

(Facebook)
ROMA - "L'affaire dei rimborsi è una truffa acclarata messa in atto da moralizzatori senza morale che hanno 'pontificato' sui comportamenti altrui che adesso restano in lista e, al contrario di quello che dice Luigi Di Maio, non potranno essere allontanati. Quindi, gli elettori se li ritroveranno sulla scheda il 4 marzo alle elezioni politiche" ha dichiarato il segretario del Pd, Matteo Renzi, parlando a 'No Stop News' su Rtl 102.5 della vicenda del mancato versamento dei rimborsi dei parlamentari del M5S.

"Il dente se lo deve togliere Di Maio, perché la vicenda in sé non è importante per i soldi che mancano. Quello è un problema dei 5Stelle. Sono sei-sette anni che ci fanno la morale, che loro sono più bravi perché restituiscono i soldi... ma siccome ci sono delle truffe evidenti, acclarate, penso che chi abbia la responsabilità debba dire come stanno le cose. Si sono presentati come diversi dagli altri e invece sono come tutti gli altri. Il problema non è tanto l'entità del rimborso mancato, il punto è che alla fine non si sa più chi è il candidato. Di Maio dice 'questo non è dei nostri, non lo candidiamo'. Parlo di Dessì, di Cecconi o Martelli. Hanno combinato dei pasticci ma restano in lista. Un cittadino che vuole votare 5Stelle non è che si può fidare di un tweet, e se un cittadino vota 5Stelle contribuisce a eleggere un truffatore o uno scroccone, come li chiamano loro. Di Maio si tolga il dente e dica tutti insieme i nomi di quelli cha hanno truffato, altrimenti danno l'idea di considerare gli italiani un popolo di rincoglioniti. Dica la verità, ma senza farci la morale. Perché i moralizzatori senza morale non funzionano".

DI MAIO: "VICENDA BOOMERANG PER ALTRI PARTITI" - "Questa vicenda sarà un boomerang per tutti i partiti che ci stanno attaccando perché ora per i cittadini è chiaro che noi abbiamo restituito 23 milioni di euro mentre gli altri si sono intascati fino all'ultimo centesimo. Il tempo di concludere le verifiche e per chi ha fatto il furbo non ci sarà più posto nel Movimento. Per noi le regole sono sacre e questa è una garanzia per gli italiani". Lo ha detto Luigi Di Maio parlando al comitato elettorale.

"Ho effettuato bonifici al fondo del microcredito per un totale di oltre 150.000 euro, certificato dal direttore della banca. Ho anche rinunciato alle indennità aggiuntive da vice presidente della Camera. In tutto ho restituito o rinunciato in 5 anni di legislatura a più di 370.000 euro". Così su Fb il leader M5S Luigi Di Maio dove conferma: "Oggi ho incontrato Filippo Roma de Le Iene. Come promesso abbiamo verificato tutti i bonifici che ho effettuato".

"Alcuni portavoce hanno violato le nostre regole e non hanno donato tutto quello che avrebbero dovuto. Un tradimento dei nostri principi e della fiducia dei nostri iscritti. Per questo saranno cacciati dal Movimento e si sono impegnati a rinunciare all'elezione. La stragrande maggioranza dei nostri portavoce hanno ottemperato gli impegni presi e infatti nel fondo per il microcredito ci sono oltre 23 milioni di euro", ha scritto ancora Di Maio su Fb dove ricorda: "Abbiamo chiesto al Mef l'elenco completo dei bonifici e chi non risulterà in regola per me è già fuori. Non facciamo sconti a nessuno, tantomeno a noi stessi e pubblicheremo la lista completa".

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