#IlmarediPuglia, ultima giornata dedicata alla Zes e attrazione degli investimenti

BARI - Si è parlato di "ZES, attrazione degli investimenti e Blue Economy”,  oggi, nella giornata conclusiva della manifestazione  #IlmarediPuglia che si è svolta alla Fiera del Levante di Bari dal 21 al 24 marzo per iniziativa della Regione Puglia, in collaborazione con Puglia Sviluppo, Arti - Agenzia regionale per la tecnologia e l'innovazione, Unioncamere Puglia/EEN, Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale e Fiera del Levante.

Attuare una semplificazione burocratica realmente radicale, combinandola con alleggerimenti significativi dei tributi locali, in aggiunta alle agevolazioni nazionali, è la ricetta vincente per attrarre investimenti nelle ZES emersa con evidenza nel corso del dibattito di quest’ultima giornata,  organizzata da Confindustria Puglia e Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale.

“Le ZES permettono di mettere il Mezzogiorno al centro dell'agenda economica del Paese. E quindi, se correttamente implementate, consentono di colmare un gap secolare. – ha dichiarato nel corso dell’incontro Ugo Patroni Griffi Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Meridionale - Come rilevato dai migliori economisti il Mezzogiorno può essere volano dello sviluppo del Paese se le infrastrutture vengono completate, la burocrazia semplificata, gli investimenti incentivati e tutelati. Le ZES,  come la felice esperienza di tanti Paesi dimostra,  consentono politiche anticicliche, favorendo innovazione e stabile occupazione.”

Il ruolo decisivo dello snellimento burocratico per la nascita o l’ampliamento delle iniziative imprenditoriali è  stato individuato in particolare dal presidente di Confindustria Puglia Domenico De Bartolomeo come il banco di prova probabilmente più difficile, su cui saranno chiamati a confrontarsi i governi locali del Mezzogiorno, il terreno su cui si potrà fare la differenza nella competizione fra le Zone economiche Speciali delle regioni  meridionali.   “Le ZES  saranno una formidabile occasione di sviluppo solo se  sostenute da un forte  snellimento amministrativo e fiscale – ha affermato Domenico De Bartolomeo-   Decisiva sarà, dunque, la capacità di concedere agevolazioni realmente competitive. Quanto più forti saranno queste agevolazioni, tanto più concorrenziali saranno le  ZES su scala nazionale ed internazionale.  Per le istituzioni locali sarà uno sforzo eccezionale, ma potrà offrire al territorio una occasione di crescita altrettanto eccezionale.”

Questa giornata conclusiva della manifestazione de Il MarediPuglia  ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti del mondo istituzionale, accademico, forense e imprenditoriale pugliese e campano,  mettendo a confronto le esperienze attualmente  in corso in Puglia e Campania con uno sguardo all’orizzonte internazionale grazie all’intervento dell’Ambasciatore di Bulgaria Marin Raycov. La testimonianza dell'ambasciatore è stata accompagnata, nella prima sessione, dagli interventi di Aldo Berlinguer,  Coordinatore Task  Force ZES Puglia, che ha inquadrato le ZES nell’esperienza europea e internazionale e dell'assessore alle Attività produttive della Regione Campania Amedeo Lepore. 

 Il raffronto con l’esperienza campana si è sviluppato  più in dettaglio nella seconda sessione, animata da una tavola rotonda che visto protagonisti, insieme al Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi  e al presidente di Confindustria Puglia Domenico De Bartolomeo, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Tirreno meridionale Pietro Spirito e  il direttore del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia Domenico Laforgia, che ha definito le ZES "un laboratorio di politica industriale per l'intera regione", in cui affinare gli strumenti migliori per favorire gli investimenti, tra cui la semplificazione amministrativa. Su quest'ultimo aspetto,  Laforgia ha dichiarato la disponibilità della Regione Puglia ad accogliere una proposta da parte dell'associazione degli industriali da sottoporre come iniziativa di legge al Consiglio regionale.

La discussione è proseguita illustrando anche il punto di vista delle imprese campane, rappresentato dal presidente di Confindustria Campania Ambrogio Prezioso, che ha indicato tre direzioni prioritarie per rilanciare gli investimenti nelle ZES “Infrastrutture, che devono essere snelle, utili e condivise; Semplificazione (di normative, procedure e governance); Incentivi, che devono essere integrati, smart ed equi.”

Si sono poi succeduti i contributi di idee di Pier Paolo Pontrandolfo, docente del Politecnico di Bari, che ha  parlato di blue  economy, sostenibilità e Industria 4.0; dell’avvocato amministrativista Beppe Macchione, che ha svolto una disamina sulle prospettive di semplificazione amministrativa regionale.

Sull’integrazione delle ZES con il Piano regionale della Logistica integrata si sono successivamente soffermati Elio Sannicandro, Commissario ASSET, e Alessandro Panaro, Direttore Area Maritime Economy SRM, che ha illustrato dimostrato, attraverso il caso studio della Free Zone di Tanger Med in Marocco, come una ZES possa dare un contributo attivo allo sviluppo del territorio. Panaro ha inoltre presentato alcuni aspetti della Zes della regione Campania e ha esaminato il peso dei traffici marittimi in Puglia, una regione che vede ben il 50% dei propri scambi con l'estero svolgersi sul mare. La tavola rotonda è stata moderata dal presidente dell’Associazione della Stampa di Puglia Bepi Martellotta.

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