Paesaggio, foreste e filiere forestali: in vigore il nuovo Testo unico

di DONATO FORENZA - Nel Bel paese il paesaggio costituisce uno straordinario patrimonio, riconosciuto anche dall’UNESCO, dotato di mirabile biodiversità e di ricchezza di beni architettonici. Boschi e foreste rappresentano una superficie forestale di oltre un terzo del territorio italiano. E’ opportuno evidenziare che da alcuni giorni è entrato in vigore il Decreto Legislativo 3 aprile 2018, n. 34, recante "Testo unico in materia di foreste e filiere forestali", (G.U. del 20 aprile 2018).

Il decreto implementa norme fondamentali finalizzate a garantire l'indirizzo unitario e il coordinamento nazionale in “Materia di foreste e di filiere forestali”, in connessione con gli impegni europei ed internazionali. Sono previsti programmi nazionali tendenti a riconoscere il ruolo sociale e culturale delle foreste, di tutelare e valorizzare il patrimonio forestale, il territorio e il paesaggio nazionale, rafforzando le filiere forestali e garantendo, con Piani poliennali, numerose valenze tra le quali: la multifunzionalita' e la diversita' delle risorse forestali, la salvaguardia ambientale, la lotta e l'adattamento al cambiamento climatico. Risultano fattori determinanti anche lo sviluppo socio-economico delle aree montane e interne dell’Italia.

Le disposizioni del decreto, pertanto, sono finalizzate a: - salvaguardia di boschi e foreste (estensione, distribuzione, ripartizione geografica, diversita' ecologica e bio-culturale); - gestione attiva e razionale del territorio forestale nazionale per garantire funzioni (ambientali, economiche e socio-culturali); - promuovere e tutelare l'economia forestale, l'economia montana, le filiere produttive; sviluppare le attivita' agro-silvo-pastorali attraverso la protezione e il razionale utilizzo del suolo e il recupero produttivo delle proprieta' fondiarie frammentate e dei terreni abbandonati, sostenendo lo sviluppo di forme di gestione associata delle proprieta' forestali pubbliche e private. Oltre a tali elementi si prevedono direttive per: - proteggere i sistemi boscati promuovendo la prevenzione da rischi naturali e antropici; difesa idrogeologica, difesa dagli incendi e dalle avversita' biotiche ed abiotiche, di adattamento al cambiamento climatico, di recupero delle aree degradate o danneggiate, di sequestro del carbonio; - erogazione di servizi ecosistemici generati dalla gestione forestale sostenibile. Occorrono, pertanto: - principi generali e linee guida nazionali per la tutela e la valorizzazione del patrimonio forestale e del paesaggio rurale, con riferimento anche agli strumenti di intervento previsti dalla politica agricola comune; - sviluppi della strategia forestale europea e delle politiche ad essa collegate; - monitoraggi del patrimonio forestale dei suoi ecosistemi, e delle funzioni di indirizzo politico; strumenti di formazione e aggiornamento degli operatori e delle imprese.

Con questo provvedimento si tende a promuovere, in Italia, la tutela e la gestione razionale del bene bosco, rafforzando il coordinamento istituzionale tra Stato e Regioni, indirizzare enti locali competenti in materia forestale, formulando linee gestionali tra Regioni e ministeri per ottimizzare, nel territorio nazionale, risorse e metodi in armonia con direttive europee. Riteniamo che occorre soprattutto la creazione di nuovi profili professionali, Corsi di Laurea interdisciplinari e promuovere l'attività' di ricerca, sperimentazione e gestione del territorio. Occorrono soluzioni innovative di attività ingegneristiche, promuovere la Cultura forestale, l'Educazione Ambientale Integrata con nuovi master ad hoc e creare nuovi manager per l’Ambiente. La ricchezza del patrimonio forestale nazionale è un pregevole bene capitale naturale di rilevante interesse pubblico e quindi necessita di tutela e di valorizzazione per la stabilita' del territorio, per gli equilibri biologici, per il benessere di persone e generazioni future

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