Fiorella Mannoia (intervista): «In questo momento dove è tutto molto complicato è necessario essere combattenti»

di REDAZIONE - Quest’estate Fiorella Mannoia torna live a grande richiesta per pochi concerti esclusivi in alcune delle piazze più belle d’Italia come quella di Molfetta dove l’artista si esibirà il prossimo 23 agosto.

Sul palco allestito nella suggestiva Banchina San Domenico, Fiorella Mannoia porterà tutti i suoi grandi successi, i brani dell’ultimo album “Combattente” e le canzoni che hanno costellato il suo repertorio dal vivo, per una scaletta che sarà come sempre ricca di momenti intensi, di sorrisi e di emozioni.

Per Fiorella si è appena conclusa una stagione straordinaria lunga quasi due anni, con il successo dell’album “Combattente”, il secondo posto al Festival di Sanremo 2017 con “Che sia benedetta”, il ruolo da protagonista al cinema nel film “7 minuti” di Michele Placido, il debutto televisivo con il one woman show “Un, due, tre… Fiorella!”, che ha sorpreso tutti e ottenuto un boom di ascolti, la direzione artistica della strepitosa serata evento “Amiche in Arena”, contro la violenza sulle donne.

E questa stagione straordinaria ha visto Fiorella calcare i palchi di tutta Italia, d’Europa e Oltreoceano, con il lunghissimo “Combattente Il Tour”, che ha raggiunto quota 100 date (101 con l’evento speciale a New York a febbraio) e registrato un successo eccezionale.

Aveva dichiarato che si sarebbe completamente fermata, Fiorella, per dedicarsi a nuova musica e nuovi progetti ma a grande richiesta ha deciso di tornare sul palco per questi imperdibili live estivi che faranno come sempre entusiasmare il pubblico.

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La musica, il cinema (il ruolo nel film di Michele Placido “7 minuti”), la televisione. Come si fa a non stancarsi mai?
R:«Me lo chiedo anche io, non lo so dove prendo tutta questa energia. Quando si accendono le luci sei “sospeso dalla vita” come disse Caetano Veloso e non c’è nulla di eguale. Ancora mi piace e ne sono entusiasta e divertita».

L’ultimo album “combattente”?
R:«In questo momento dove è tutto molto complicato, sento di dover tenere gli occhi sempre molto ben aperti, oggi più che mai è necessario essere combattenti. Come nella cover del disco voglio essere un generale di un esercito di pace che non smette di combattere contro le ingiustizie. Le battaglie più difficili sono quelle che ogni giorno dobbiamo fare per esserci, per farci sentire, per non essere invisibili perché tanti singoli insieme diventano una forza che niente e nessuno può fermare. Spesso non ce lo ricordiamo invece dobbiamo sempre tenerlo ben presente, questa è la prima battaglia “continuare a combattere”».

Nel disco ci sono suoni e arrangiamenti nuovi, c’è molta contemporaneità: è questo il segreto per conquistare pubblico di ogni età anche nei live?
R:«Le sonorità sono sempre in cambiamento, forse nei miei dischi ci saranno suoni più elettronici? Sono i suoni di oggi, le sonorità sono legate al tempo in cui nascono, e tutte le forme d’arte si adattano in modo naturale, succede così».

Una canzone, “Nessuna conseguenza”, affronta il tema femminile. Come stanno oggi le donne?
R: «Da diversi punti di vista meglio, certo, ma con la crisi economica però sono le prime a farne le spese. La gravidanza ancora può essere un impedimento per il lavoro, stupri, bullismo, stalking, sono preoccupata.
Poi in tanti paesi in via di sviluppo la situazione per le donne è veramente drammatica. Nelle canzoni di “Combattente” ci sono storie di donne che combattono: è questo il filo conduttore del nuovo progetto. Nella vita combattiamo tutti per qualcosa: per un’idea, per un’ingiustizia, per un traguardo, per la ricerca di un’affermazione e di un’identità. Le molle sono tante, lo scopo alla fine è uno: si combatte per la felicità. Le donne oggi si trovano a lottare per trovare o ritrovare la propria dignità perduta, troppe donne ancora ogni giorno si sentono dire “ devi stare solo zitta e ringraziare”  (come nel brano “Nessuna conseguenza”).

Com’è cambiata Fiorella oggi rispetto alla Fiorella dei suoi esordi nella musica?
R: «E’ un cambiamento naturale, le esperienze, tanto lavoro, letture. Come il protagonista delle Memorie di Adriano, sono come allora con più consistenza, e non tornerei mai indietro, anzi mi piaccio di più oggi».

A Sanremo hai cantato anche “sempre e per sempre” di De Gregori che recita “sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai”.
R: «L’ho cantata per tanti anni e l’ho voluta portare sul palco dell’Ariston, mi rappresenta. Le cose in cui credo, la visione con cui guardo il mondo è sempre la stessa, ci sono dei fondamenti di etica che non possono essere traditi e non mi sono mai spostata. “Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai”».

Impegno per il Sud del mondo dove la musica attraverso progetti culturali puo’ intervenire sulla vita dei giovani. Stai seguendo dei progetti in questo anno?
R: «Sono sempre testimonial di Axe in Brasile, per i bambini di strada che attraverso l’arte, la musica, la danza vorremmo indurre al diritto di sognare, affinché da adulti siano dei cittadini che passano intervenire sulla propria vita e quella della comunità. Con Ottobre Africano, un progetto interculturale abbiamo fatto serate di musica africana e pizzica, sono segnali di vicinanza e di conoscenza, se ci conosciamo si abbatte la paura e la musica resta sicuramente uno strumento universale. Collaboro anche con AMREF ed Emergency, voglio impegnarmi in tutto quello che serve per gettare ponti e non per costruire muri».

Cosa succederà dopo l’estate per Fiorella?
R: «Ci fermeremo, sarà tempo di pensare a nuovi progetti e ovviamente a nuova musica. Metteremo un punto e volteremo pagina. E quando si arriva a questo momento c’è sempre una sorta di malinconia, un po’ come quando finisci un libro che ti piace, chiudi l’ultima pagina e ti chiedi “e ora cosa leggo?”, “e ora cosa faccio?”. Ti chiedi che forma prenderanno i progetti seguenti, se piaceranno alla gente, arriva anche un po’ di ansia, ma questo fa parte del nostro lavoro, cosa ci porterà il futuro verrà da sé».

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