Ilva: oggi vertice al Mise, assente sindaco di Taranto

ROMA - E' scontro totale tra il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, del Pd, e il ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Il sindaco del capoluogo jonico, infatti, non parteciperà questa mattina al vertice convocato al Mise per illustrare le nuove proposte messe a punto da Arcelor Mittal. Assenti, oltre al sindaco di Taranto, assenti anche i sindaci di Crispiano, Massafra, Statte e Montemesola che nella provincia di Taranto costituiscono l'area di crisi ambientale.

Al vertice sarà invece presente il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, invitato da Di Maio insieme ai governatori di Lombardia, Liguria e Piemonte.

Secondo Di Maio, "il tavolo Ilva non è stato convocato per trasformarsi in un club privato dove si discute nell'oscurità. Tutto deve essere trasparente".

Il vicepremeir sottolinea che "stiamo parlando del futuro di migliaia di cittadini e lavoratori, e chi preferisce può liberamente scegliere di non partecipare. Da ministro lo accetto, ma ne trarrò le dovute conseguenze". Il dietrofront degli amministratori tarantini arriva dopo l'ulteriore allargamento del tavolo Ilva a movimenti e associazioni tra cui figurerebbero alcuni attivisti che, al grido "assassino assassino", due mesi fa contestarono Melucci inseguendolo sotto la Prefettura dopo l'incidente sul lavoro in cui perse la vita il 28enne Angelo Fuggiano, operaio della ditta Ferplast dell'appalto Ilva.

"Ma è finita - rileva Di Maio - l'epoca delle riunioni che escludono i cittadini da qualsiasi tipo di discussione. I vecchi schemi mentali ci hanno portato dove siamo oggi e non ripeteremo gli errori di chi ci ha preceduto. Il nostro metodo, che fa rima con partecipazione, è un altro". Un metodo che Melucci, però, definisce "dilettantismo spaccone" al quale il Comune di Taranto "non si presterà: Di Maio - evidenzia il primo cittadino - lo spaccerà per trasparenza e democrazia, ma è solo una sceneggiatura per coprire il vuoto di proposte e di coraggio". Anche il governatore pugliese Michele Emiliano sottolinea su Twitter l'importanza di un'ampia partecipazione: "A chi fa paura - chiede - la presenza dei cittadini ai tavoli istituzionali ai quali col governo del Pd non era ammessa neanche la Regione Puglia?". Dal fronte dei sindacati, il leader della Fim Cisl, Marco Bentivogli, crede sia "concreto il rischio-passerella" su "una riunione cui parteciperanno, per sole due ore, 62 soggetti tra istituzioni, associazioni e sindacati". Mentre i comitati dei cittadini di Taranto temono che "la volontà del governo sia scongiurare la chiusura dell'Ilva e legare il futuro del territorio alla produzione dell'acciaio".

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