Bari capitale europea della creatività

BARI - Francia, Spagna, Grecia, Albania, Slovenia, Portogallo e Italia. Sette Stati europei che con i loro 85 rappresentanti si incontreranno nel capoluogo pugliese. Al Ch.IMERA Matchmaking Event del 24 e 25 ottobre prossimo, organizzato dal Distretto Puglia Creativa, nell’ambito progetto Chimera finanziato dal programma Interreg Med 2014/2020, parteciperanno esponenti di enti e aziende del settore culturale e creativo.

L’evento si svolgerà in collaborazione con ArtLab.

Le imprese culturali e creative stando alle stime rappresentano oltre il 3% del prodotto interno lordo dell'UE e dei posti di lavoro.  Le imprese creative pugliesi oggi pensano europeo: questa due giorni è un’occasione di confronto, dialogo e riflessioni. Attraverso incontri b2b, organizzati grazie al progetto Ch.IMERA, le aziende non solo avranno la possibilità di sviluppare partnership e nuove opportunità di business ma anche di discutere, insieme ad importanti esperti europei, temi cruciali per la propria crescita: primo tra tutti le competenze, l'innovazione e l'internazionalizzazione. A tal proposito si segnala il panel di approfondimento con Bernd Fesel, direttore dell’European creative business network e di Alberto Pezzi, direttore unità cluster ACCIO del Governo della Catalunya (25 ottobre dalle 9.30 alle 11.00 al Circolo Unione - Teatro Petruzzelli).

Il programma prevede tre appuntamenti aperti al pubblico, che affronteranno i temi dell'internazionalizzazione, accesso al credito e innovazione delle Imprese Culturali e Creative. Il 24 ottobre il programma si svolgerà al Circolo Unione – Teatro Petruzzelli, il 25 ottobre l’appuntamento è nella sala convegni della Camera di Commercio di Bari (dalle ore 16 alle 18).

All’evento parteciperanno dodici rappresentanti spagnoli, sette sloveni, tre portoghesi, quarantatre italiani, sei francesi, un rappresentante dalla Grecia. I settori interessati vanno dall'audiovisivo all'editoria. Senza dimenticare comunicazione/creative, consulenza e servizi, design, performing arts, software & videogames.

Il settore creativo sarà valorizzato attraverso metodi sperimentali, ad esempio la connessione con il mondo della scienza e della formazione.

Tantissimi i relatori che racconteranno le loro esperienza nel corso degli incontri in programma. Tra loro anche Roberto Goméz De La Ignesia direttore generale di c2+i / Conexiones improbables (premio NICE 2014) (il 24 ottobre dalle 11 alle 13 Circolo Unione - Teatro Petruzzelli). Economista, consulente, manager e cultural mediator. Insegna in diverse università in Europa e in America Latina ed è autore di numerose pubblicazioni e articoli sul management culturale, le industrie creative, la comunicazione, l’economia sociale e l’innovazione. Conexiones improbables è una piattaforma che propone un nuovo modello di relazioni tra gli enti, diverso rispetto a quelle tradizionali. In programma segnaliamo anche l'intervento di Ana Solange Leal project manager alla International Unit di INOVA+ il 24 ottobre dalle 11 alle 13 (Circolo Unione - Teatro Petruzzelli). Consulente e Project Manager per varie organizzazioni in diversi settori. Da dicembre 2016, è impegnata nel progetto Vertigo, parte del programma STARTS, che ha l’obiettivo di migliorare la partecipazione e il coinvolgimento degli artisti in progetti di ricerca e tecnologia.

NUOVI STRUMENTI FINANZIARI - A Bari il 25 ottobre nella sala convegni della Camera di Commercio di Bari (dalle ore 16 alle 18) si riuniranno i guru nazionali dell'accesso al credito e di strumenti finanziari per le imprese culturali e creative. Un tema delicato per lo sviluppo delle MPMI è proprio l'accesso al finanziamento, soprattutto in termini di credito e di capitale. Si discuterà anche di reti e cluster. Se davvero possono rappresentare modelli o strumenti per superare le difficoltà delle imprese culturali e creative nella definizione di strategie di internazionalizzazione e accrescerne la competitività.

Essere Europa – spiega Vincenzo Bellini, presidente del Distretto produttivo Puglia Creativa - è anche un modo nuovo di ripensare il proprio fare impresa. Le sfide che le imprese oggi hanno di fronte sono aggravate da una mancanza di conoscenze e informazioni chiare nel settore, che limita ulteriormente la capacità dei sostenitori finanziari di riconoscerne le potenzialità. Occorre superare difficoltà di ordine legislativo, come i diritti di proprietà intellettuale, regimi fiscali non uniformi e questioni legate alla mobilità professionale e ad un sistema bancario poco familiare con il modello di business del settore. Il percorso in Puglia è già avviato oggi c’è una maggiore consapevolezza del contributo che queste aziende possono dare all'economia, ma nonostante le notevoli potenzialità queste aziende restano ampiamente sottovalutate, specie per quanto riguarda la loro capacità di accedere ai capitali e finanziamenti di avvio.

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