La Giornata nazionale degli Alberi compie 5 anni

(Pixabay)
di NICOLA ZUCCARO - Il 30 dicembre 1923 con il Regio Decreto n.3267 (Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani) veniva ufficialmente istituita la Festa degli Alberi. Quanto recitato nell'art.104 del relativo testo legislativo, ovvero "Essa sarà celebrata ogni anno nelle forme che saranno stabilite d'accordo tra i Ministeri dell'Economia nazionale e dell'istruzione pubblica", individuava nell'albero quel simbolo germogliante per ciascun altro settore della vita italiana.

Trattasi di un dettaglio storico di non poco conto che, pur fondamentalmente interessando l'allora Regno d'Italia, sia per la forma legislativa, sia per la relativa dimensione geografica, richiamava attraverso gli alberi quei cavalli di battaglia del vigente Regime Fascista quali la potenza e la fertilità.

Elementi che, 90 anni dopo, non hanno condizionato i legislatori dell'Era Repubblicana. Essi, con Legge del 14 gennaio 2013, n.10 (Norme per lo Sviluppo degli Spazi Verdi Urbani), indicavano il 21 novembre quale "Giornata nazionale degli alberi" ma con finalità pertinenti lo sviluppo delle politiche ambientali, in linea con l'attuazione del protocollo di Kyoto.

L'ampia descrizione storica annovera questa ricorrenza a 95 anni di distanza dalla sua prima istituzione in veste festiva e a 5 anni dal provvedimento legislativo precedentemente menzionato quale giornata di riflessione da parte dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali sui temi della vivibilità degli insediamenti urbani, attribuendole un rilevante valore etico, culturale e sociale.

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