Presidio 'No Pillon' davanti alla Prefettura di Lecce


LECCE - Una mobilitazione pacifica per dire “no” ad un disegno di legge che, se approvato dal Parlamento, riporterà indietro di 40 anni l’orologio del diritto di famiglia. Anche a Lecce, come in molte altre città d’Italia, sindacati, associazioni e cittadini sono scesi in strada questa mattina, per manifestare la propria contrarietà al Disegno di Legge numero 735 presentato in Senato dal senatore Simone Pillon il 9 agosto 2018, ai più noto come «Decreto Pillon», che modifica il diritto di separazione e affido.

Il presidio, organizzato dalle sezioni territoriali di Anpi, Arci, Cgil e Uil, si è svolto in viale XXV Luglio, davanti all’ingresso della Prefettura di Lecce. Insieme ai segretari generali di Cgil e Uil di Lecce, Valentina Fragassi e Salvatore Giannetto, alla responsabile provinciale Uil Pari Opportunità Lucia Orlando e ai rappresentanti delle sezioni provinciali di Anpi e Arci, rispettivamente Silverio Tomeo e Loris Novelli, ha partecipato alla mobilitazione anche l’assessore del Comune di Lecce Silvia Miglietta. Durante la mattinata, è stato consegnato un documento al vice prefetto di Lecce Walter Spadafina.

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