Taranto, M5S a Mazzarano: "Ci aspettavamo parlasse di Ilva per spiegare le parole sentite a Striscia la Notizia"

BARI - Nota dei consiglieri del M5S Puglia. Da tempo aspettavamo che il consigliere Mazzarano parlasse dell’Ilva per chiarire quanto detto nelle registrazioni andate in onda nel corso di “Striscia la Notizia”in cui testualmente diceva "che mica non lo so che fanno un lavoro di m... e che stanno nell’inferno, fosse per me non manderei una persona all’Ilva, e tra l’altro quelli che ho mandato si contano sulle dita di una mano”.

"Invece - prosegue la nota dei pentastellati - lo fa per difendere il suo partito, che ancora oggi continua a giocare sulla pelle dei tarantini con teatrini come quello messo in scena dal sindaco Melucci che con la coerenza che da sempre contraddistingue il Pd dopo 20 giorni di tira e molla ha ritirato le dimissioni. Lui, il Presidente Emiliano e tutto il PD - conclude la nota - dovrebbero soltanto chiedere scusa ai tarantini e far lavorare il Governo del Cambiamento, l’unico che sta davvero lavorando alla riconversione economica della città. Di sicuro l’imbarazzo quando si parla di Ilva non siamo noi a doverlo provare.

La replica di Mazzarano alle accuse dei consiglieri regionali del M5S. "È del tutto comprensibile l’imbarazzo dei consiglieri regionali e dei parlamentari del M5S che pensavano di fare della chiusura dell’Ilva la prima grande prova di una rivoluzione senza precedenti e si trovano invece di fronte ad una orribile restaurazione, frutto di una politica ancora impotente di fronte alla forza delle lobby.

Così come è naturale il fastidio che essi provano di fronte al fatto che innumerevoli associazioni e cittadini che si battono per difendere il diritto alla vita dei bambini di Taranto scelgano il Presidente Emiliano ormai come loro unico interlocutore credibile.

Persino il loro consigliere comunale non ha potuto tollerare l'onta della vergogna per la mancata chiusura della fabbrica e si ha abbandonato il Movimento.

È vero che esistono responsabilità storiche di acclarata sottomissione alle ragioni della produzione ma nessuno, neanche i più appassionati sostenitori del M5S, avrebbero potuto immaginare la disinvoltura con cui il Ministro Di Maio si è sottratto alle responsabilità per non aver mantenuto la promessa della chiusura della fabbrica. Ma, peggio, nessuno avrebbe potuto immaginare la superficialità con cui ha consentito ai nuovi investitori di prendersi lo stabilimento senza nessuna garanzia per i lavoratori e senza rigide prescrizioni ambientali. Quanto poi alle responsabilità e all’immobilismo del passato in materia sanitaria, anche i consiglieri regionali grillini, alla fine di questa legislatura, potranno vedere il cantiere aperto del nuovo ospedale pubblico San Cataldo di cui si parla da un decennio e constateranno la piena operatività del centro oncologico del Moscati che va definendo la propria gamma diagnostica e chirurgica grazie agli investimenti del precedente governo nazionale e del governo regionale. Opere che consentiranno di contrastare il dramma dei viaggi della speranza per un territorio le cui evidenze epidemiologiche soprattutto sui bambini sono terribili.

Si rassegnino, quindi, se di fronte alle chiacchiere di Di Maio e compagnia cantante sulla chiusura delle fonti inquinanti, ci continueranno ad essere tanti cittadini che preferiranno la credibilità del Presidente Emiliano".

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