Taranto, precipitano da piattaforma: muoiono padre e figlio. Filca Cisl: "Intensificare i controlli"

TARANTO - Ancora morti bianche a Taranto: due operai edili hanno perso la vita dopo essere precipitati da una piattaforma di elevazione crollata mentre erano impegnati in un lavoro di ristrutturazione di uno stabile. Le condizioni dei due erano subito apparse gravissime sin dall'inizio e nulla hanno potuto i sanitari del 118, intervenuti sul posto.

Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata fatale la rottura del braccio che solleva la piattaforma per consentire di intervenire all'altezza del piano di lavoro. Le vittime sono padre e figlio. In corso alcuni accertamenti per capire la situazione della ditta e se i due all'opera sulla piattaforma fossero o meno imbragati con la cintura di sicurezza.

Delle Noci (Filca Cisl Puglia): "Per la sicurezza nei cantieri bisogna intensificare i controlli e aumentare le sanzioni" - “Oggi a Taranto è stata scritta una delle pagine più brutte e tristi del lavoro nella nostra regione. Ancora una volta piangiamo vittime nei cantieri, ancora una volta il lavoro non fa rima con dignità ma con sangue e famiglie distrutte. Una cosa inaccettabile e contro la quale il sindacato è impegnato in prima linea, per assicurare la sicurezza e la dignità del lavoro nei cantieri, spesso teatro di infortuni mortali”. Lo dichiara Antonio Delle Noci, Segretario generale Filca-Cisl Puglia, commentando la morte di due operai edili nel capoluogo tarantino.

“Da tempo sollecitiamo l’intensificazione dei controlli nei cantieri, sempre troppo pochi. Inoltre abbiamo chiesto l’aumento delle sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro e il contrasto al lavoro irregolare, terreno fertile per gli infortuni. Ma quello che è necessario è un cambio culturale sul tema, soprattutto da parte delle imprese: la sicurezza deve essere considerata un investimento, non un costo. Il governo, da parte sua, investa di più sulla sicurezza e coinvolga il sindacato, che grazie agli Enti paritetici ha la possibilità di fare azioni di prevenzione e formazione, utili ad evitare il ripetersi di tragedie. Dall’inizio dell’anno ad oggi in Puglia ci sono già state 28 vittime sui luoghi di lavoro: una scia di sangue inaccettabile!”, ha concluso Delle Noci.

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