Tumori: torna in Puglia la 'Carovana della Prevenzione'

BARI - Dal 9 al 18 novembre la Campagna Itinerante di Promozione della Salute Femminile, promossa dal Comitato Puglia della Susan G. Komen Italia, farà tappa in cinque Comuni della Regione, per effettuare oltre 1000 visite gratuite di prevenzione.

La Carovana della Prevenzione di Komen Italia ritorna in Puglia per offrire in cinque Comuni della regione una straordinaria opportunità di prevenzione e diagnosi precoce, mettendo a disposizione della popolazione femminile le più elevate professionalità specialistiche e le apparecchiature più moderne per gli screening senologico, ginecologico e dermatologico. Le tre speciali unità mobili ad alta tecnologia della Carovana saranno ospitate nelle principali piazze cittadine, per favorire un accesso immediato e diretto alle numerose prestazioni disponibili, salvaguardando la perfetta privacy delle donne ospitate.

«Vogliamo svolgere un’azione di utilità sociale concreta, in favore di tutte le donne che hanno bisogno del nostro aiuto per mettere al sicuro la propria salute.» Ad affermarlo è Linda Catucci, Presidente del Comitato Puglia di Susan G. Komen Italia, che aggiunge: «Con il contributo di tanti specialisti, intendiamo attuare un importante programma di prevenzione con più di mille visite senologiche, ginecologiche e dermatologiche, oltre ad esami per la diagnosi precoce dei principali tumori che insidiano il benessere delle donne.»

La prima tappa sarà Terlizzi (dal 9 all’11 novembre), per poi trasferirsi in due Comuni del Gargano, Monte Sant’Angelo (12 novembre) e Zapponeta (13 novembre). A Bari (il 15 novembre) la Carovana sarà ospitata dall’azienda Bosch, nell’area industriale, in una significativa attività di prevenzione in fabbrica, sul luogo di lavoro di centinaia di donne. L’ultima tappa sarà Ruvo (16 - 18 novembre) in una iniziativa organizzata, come l’appuntamento di esordio, in partnership con l’APO Puglia (Associazione di Prevenzione Oncologica) presieduta dal prof. Onofrio Caputi Iambrenghi.

«I camper saranno ospitati - rimarca il prof. Caputi Iambrenghi, che dirige il Centro di Endoscopia della Chirurgia "Mario Rubino” del Policlinico di Bari - nelle piazze centrali dei due Paesi per dare un segnale forte, che non è soltanto la semplice raccomandazione a sottoporsi alle visite e a eseguire i test che mettiamo a disposizione. La grande occasione è quella di poter diffondere in senso più globale la cultura della prevenzione.»

Ad un anno dalla sua inaugurazione, la Carovana ha già effettuato 109 tappe in 12 regioni italiane e coinvolto 7000 donne. Ma il viaggio deve continuare, perché il tumore al seno colpisce 50 mila italiane ogni anno. Scoprire la malattia precocemente è la vera arma decisiva che consente la guarigione nel 93 per cento dei casi.

Secondo recenti studi le donne che appartengono a fasce di reddito più basso o che vivono in condizioni di povertà e di emarginazione sociale effettuano esami di prevenzione con minore frequenza rispetto alle medie regionali, e spesso rinunciano a prendersi cura adeguata della propria salute, scegliendo di indirizzare il proprio impegno e i risparmi familiari verso altre esigenze primarie.

È proprio per contribuire a ridurre queste diseguaglianze e a diffondere maggiormente la cultura della prevenzione, che da 18 anni Susan G. Komen Italia si impegna, con la sua Unità Mobile di Mammografia, a rendere disponibili gli accertamenti più avanzati per tutte le donne in difficoltà. Questo è il senso della “Carovana della Prevenzione”.

Il progetto, ora arriva nuovamente in Puglia, per assicurare, sulle sue Unità Mobili, esami diagnostici per la prevenzione dei tumori del seno e del collo dell’utero, consulenze specialistiche, terapie integrate con shiatsu, attività fisica e consigli nutrizionali per la promozione di stili di vita sani.

L’iniziativa si svolge sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, con la collaborazione del CONI, del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, del Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria, di istituzioni sanitarie e organizzazioni no-profit delle diverse regioni italiane e del supporto di partner pubblici e privati. 

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