Renzi: "Cosa farò dopo la tv? Non mollo di un centimetro"

ROMA - "Che cosa farò dopo la tv? Non mollo di un centimetro. Non lascio il futuro a quelli che contestano i vaccini e fanno i condoni, a quelli che dicono che la cultura non è importante, a quelli che fanno i sottosegretari alla cultura e si vantano di non aver letto un libro" ha dichiarato Matteo Renzi in un'intervista a 'Oggi'.

"Sono orgoglioso di aver fatto il premier per più di mille giorni. Penso - prosegue l'ex segretario del Pd - di aver sbagliato a sottovalutare la vergognosa mole di fake news, fango e bugie che ci hanno buttato addosso. Era qualcosa da combattere in modo professionale... Detto questo sono molto soddisfatto e molto tranquillo...Gli italiani hanno scelto di andare con questi e io spero che vadano bene. Perché sono italiano e spero che i risultati li portino a casa. Lo spero per l’Italia. Io penso che loro siano dei cialtroni. Dopo la sconfitta al referendum ho fatto la scelta di rimanere non più al governo ma di restare in campo. Però la sensazione che ho provato andando a letto quella sera era per l’occasione persa dall’Italia. In fondo, alla fine al governo ci posso anche tornare. Io sono molto fiero, felice e contento delle cose che ho fatto, anche degli errori e dei limiti. Fare un nuovo partito non è una questione all’ordine del giorno. Roba da addetti ai lavori, fantapolitica. Dopo che per mesi sono stato massacrato, ora ho iniziato a dire le cose che penso. Di Battista ha detto che Obama è un golpista? Ho replicato che si deve far vedere da uno bravo. Ma molto bravo. Salvini nel giro di 12 ore è uscito tre volte su 'Firenze secondo me'. Nello stesso giorno in cui io parlavo della Madonna del Cardellino, lui è andato ad abbracciare un ultrà con precedenti per droga e per aver sfasciato un occhio a un tifoso dell’Inter davanti a dei bambini piccoli. Ognuno faccia quello che crede: lui si tenga l’ultrà, io mi tengo la Madonna del Cardellino. Quanto al documentario 'Firenze secondo me', chi ha avuto da ridire sul programma lo ha fatto non sul merito del racconto, ma sugli ascolti, peraltro senza considerare il canale su cui va in onda. Invece i complimenti più belli me li hanno fatti al bar proprio i fiorentini, quando mi dicevano '...’esta ’un la sapevo'...Questo lavoro su Firenze resterà. Sono entusiasta del fatto di aver realizzato qualcosa che mostrerò ai miei figli con molto più orgoglio di certe foto con i capi di Stato. Ho fatto il presidente del Consiglio e il segretario del partito politico che ha avuto il miglior risultato degli ultimi 60 anni. Ho certamente avuto un ruolo e forse lo riavrò, vedremo. Quando hai un ruolo tutti ti stanno intorno e ti considerano speciale, mentre tu sai di esser sempre il solito. Lo sai quando hai il 40 per cento e anche quando perdi il referendum".

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