Bari, presentata la campagna di sensibilizzazione #pensaachiresta rivolta ai più giovani

(Pixabay)
BARI - #Pensaachiresta è la campagna di sensibilizzazione presentata nella mattinata di lunedì 4 febbraio 2019 a Palazzo di Città, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione dei giovani sul tema dell’abuso di alcol e droghe, sulla dipendenza da smartphone e sulle drammatiche, spesso tragiche, conseguenze.

L’iniziativa è stata realizzata all’interno del progetto “No Alcol No Crash”, gestito dalla cooperativa CAPS e finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile nazionale e dipartimento per le Politiche Antidroga, in rete con il Comune di Bari, il Comune di Bitonto, l’ASL (dipartimento Dipendenze patologiche) e l’ufficio del Garante dei diritti del Minore della Regione Puglia.

I dettagli della campagna di prevenzione frutto di un’analisi compiuta a stretto contatto tra gli psicologi del CAPS e gli esperti di LaboratorioCom.it, l’agenzia di comunicazione che l’ha ideata, sono stati illustrati dal presidente CAPS Marcello Signorile.

Alla conferenza stampa hanno partecipato le assessore al Welfare e alle Politiche educative e giovanili, Francesca Bottalico e Paola Romano, il sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio, il direttore del dipartimento Dipendenze patologiche dell’ASL di Bari Antonio Taranto e Magda Terrevoli in rappresentanza dell’ufficio del Garante regionale dei diritti dei minori.

“Il progetto che presentiamo oggi - ha detto Francesca Bottalico - è il frutto del lavoro quotidiano che tante realtà del nostro territorio svolgono insieme all’amministrazione sui temi della prevenzione, della cura, della formazione e della sensibilizzazione sul contrasto alle dipendenze. L’obiettivo che s’intende raggiungere con questa iniziativa è quello di creare un piano di interventi coordinato, in sinergia con gli attori sociali e gli operatori coinvolti, diretto a prevenire il tasso di incidentalità stradale causato dall’uso di droghe o alcool facendo leva sulla sensibilità dei minori. Tra l’altro, l’amministrazione comunale da diversi anni è attiva su vari fronti: abbiamo recentemente festeggiato con soddisfazione il primo compleanno dell’iniziativa “Care for People”, che consiste nell’impiego di una unità di strada che per 365 giorni all’anno lavora sul territorio nelle ore serali, nei luoghi di aggregazione giovanile - sale da gioco, concerti - e anche nelle piazze e nelle scuole, coinvolgendo le famiglie, per proporre momenti di sensibilizzazione legati ai diversi tipi di dipendenze, da sostanze e non”.

 “L’ingresso di questa iniziativa nelle aule delle scuole medie e superiori - ha spiegato Paola Romano - rappresenta una scelta precisa dell’amministrazione, che spera così di parlare direttamente ai giovani prima che questi possano venire a contatto con le sostanze psicotrope. Purtroppo, gli studi ci raccontano del consumo di alcol già a 12-13 anni e quindi ci rivolgeremo ai ragazzi partendo proprio dai più giovani, quelli che frequentano la prima media, rivolgendo loro un messaggio che non li colpevolizzi ma che punti sulla bellezza della vita quotidiana. In momenti di crescita così delicati, infatti, non si può far leva sulla repressione dei comportamenti. Siamo convinti che i dirigenti scolastici appoggeranno con entusiasmo questa iniziativa, e che potremo arrivare davvero a toccare il cuore di migliaia di studenti baresi”.

Il sindaco Michele Abbaticchio ha sottolineato che “la mia amministrazione ha aderito con entusiasmo a questa iniziativa, che si inserisce appieno in una serie di azioni promosse dalla Città metropolitana di Bari, quali ad esempio Porta Futuro, o ai Cantieri dell’Antimafia sociale: un legame tra noi e il capoluogo che sottolinea l’unità di intenti nello svolgimento di importanti funzioni educative a vari livelli. Nel caso delle droghe, per il territorio di Bitonto il problema dell’assunzione di queste sostanze è molto sentito, come dimostra l’omicidio, avvenuto nel dicembre del 2017, di Anna Rosa Tarantino, un’anziana colpita per errore da una pallottola sparata da persone che si stavano contendendo il monopolio del traffico di droga nella città vecchia. Attualmente questo tema non mi risulta essere al centro di nessuna agenda politica nazionale o comunitaria. Tra l’altro, a Bitonto è stato messo su un ‘teatro contro le dipendenze”, ma le sensibilità coinvolte sono ancora troppo poche. Come amministratore locale, invoco una legge statale che imponga alle scuole di trattare a lezione temi come l’antimafia sociale o, appunto, le conseguenze dell’abuso di sostanze psicotrope”.

Marcello Signorile si è soffermato sugli aspetti tecnici dell’iniziativa, sottolineando che “l’azione di sensibilizzazione è ad ampio raggio, e si spinge ai giovani ma anche ad altre fasce di età. Si tratta inoltre di un progetto complementare rispetto all’unità di strada organizzata dall’assessorato al Welfare del Comune di Bari, che avrà la peculiarità di penetrare all’interno delle scuole medie e degli istituti superiori della città, grazie al contributo offerto dall’assessorato alle Politiche giovanili. Questo perché ci siamo resi conto che la sensibilizzazione nei confronti di questi temi deve partire dai giovanissimi e, sulla base dei risultati di alcuni questionari che recentemente abbiamo somministrato a circa duemila ragazzi di 13 anni di età, abbiamo constatato che l’uso dell’alcool inizia già a questa età, mentre percezione dei pericoli connessi ai comportamenti scorretti è scarsa. I tre spot pubblicitari della campagna non servono a colpevolizzare l’individuo, ma presentano un approccio più morbido, che fa leva sui tre valori che nessuno di noi vorrebbe perdere: famiglia, amicizia, amore”.

Antonio Taranto, infine, ha osservato che “un comportamento corretto deriva da un fisico efficiente, in un individuo che a sua volta agisce positivamente nell’ambito di una città ben strutturata, cioè in una comunità unita capace di veicolare messaggi positivi, esattamente come quello promosso da questa campagna di sensibilizzazione”.

Magda Terrevoli, condividendo le finalità del progetto e apprezzandone la valenza, ha assicurato l’impegno dell’Ufficio del garante regionale dei diritti dei minori a fare da grancassa all’iniziativa collaborando così al raggiungimento degli obiettivi alla base del progetto.

Il progetto “No Alcol No Crash” mira a ridurre il numero di incidenti attribuibili a comportamenti relativi all’uso e abuso di sostanze, promuovendo una cultura della guida sicura nei locali, nelle spiagge e nei gruppi informali, attraverso la distribuzione di etilotest, materiale informativo e con il supporto di sussidi dimostrativi: simulatori di guida, occhiali alcovista, allestimento di percorsi ebbrezza, al fine di riproporre i pericoli legati all’incidentalità.

L’obiettivo generale è l’informazione sulla stretta correlazione tra uso di sostanze psicoattive e incidentalità stradale e la sensibilizzazione di un vasto numero di persone con la finalità di ridurre comportamenti a rischio legati all’assunzione di sostanze psicoattive e la diminuzione del tasso d’incidentalità. Il filo conduttore sarà relativo all’accrescimento della consapevolezza della percezione del rischio, inevitabilmente alterata con l’assunzione di sostanze psicoattive e la promozione di comportamenti di guida responsabile nei setting legati al mondo del divertimento, in luoghi di formazione, incontro e socializzazione, coinvolgendo giovani moltiplicatori dell’azione preventiva.

La campagna è disponibile sui social network di Coop. Soc. CAPS (Facebook e Youtube); inoltre, i video realizzati nell’ambito dell’iniziativa saranno proiettati a Bari nei cinema multisala CIAKI e Galleria.

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