Ex Ilva: atti a Consulta contro immunità penale


TARANTO - E' stata disposta dal gip del Tribunale di Taranto la trasmissione degli atti alla Consulta su una questione di legittimità costituzionale. La questione sollevata riguarda l'immunità penale o amministrativa del commissario straordinario, dell'affittuario o acquirente e dei soggetti da questi funzionalmente delegati per l'attuazione del piano ambientale per lo stabilimento ex Ilva, ora ArcelorMittal Italia. La decisione del gip è stata assunta dopo la riunione di tre procedimenti penali. Il giudice ha sollevato questione di legittimità costituzionale in relazione agli articoli 2 comma 5 e 2 comma 6 del decreto legge 5 gennaio 2015, n. 1, convertito con modificazioni dalla Legge 4 marzo 2015, n. 20, per contrasto con gli articoli 3, 24, 32, 35, 41, 112 e 117 della Costituzione.

EMILIANO: “BUONA NOTIZIA, DA TRE ANNI LA REGIONE SI BATTE CONTRO IMMUNITÀ PENALE E PER LA DECARBONIZZAZIONE DELLA FABBRICA”- “La decisione del GIP di Taranto di sollevare la questione di legittimità costituzionale del decreto Salva Ilva del 2015 con riferimento all’immunità penale dei gestori dell’ex Ilva, ora ArcelorMittal Italia, è buona notizia. Da tre anni la Regione Puglia chiede a tutti i governi che si sono succeduti di eliminare l’immunità penale e di abrogare tutti i decreti che consentono alla fabbrica di funzionare ancora oggi a carbone. Non esiste ancora nessuna norma che obblighi la riconversione della fabbrica utilizzando tecnologie non dannose per l’ambiente e la salute umana. A questo aggiungiamo che la Regione Puglia nel giudizio pendente per l’impugnazione del vigente piano ambientale ha eccepito l’incostituzionalità dell’ultimo decreto Salva Ilva per aver dato prevalenza all’interesse della produzione a scapito della salute dei cittadini. Questo è per noi inaccettabile. Cosa farà il Governo? Chiederà all’Avvocatura di Stato di difendere questi provvedimenti? Non può essere la magistratura a supplire ancora una volta al vuoto politico e legislativo. L’attuale maggioranza parlamentare, con un sussulto di dignità, intervenga per via legislativa e ponga fine a questa indecenza giuridica prima che si pronunci la Consulta. Non smetteremo mai di far sentire la voce dei pugliesi e dei tarantini finché non saranno ripristinate quelle garanzie a tutela dell’ambiente e della salute che dovrebbero essere un diritto inalienabile”. Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

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