Roberta Pedrelli (intervista): «In ogni mio outfit non deve mai mancare il sorriso: puoi conquistare il mondo»

di NICOLA RICCHITELLI – Ha il cuore giallorosso e lo Stadio Olimpico come seconda casa. Per lei la Capitale non è solamente una città, ma «è vita, è le mie radici…».

Ospite quest’oggi nel nostro salotto virtuale dedicato alle interviste la showgirl e giornalista romana Roberta Pedrelli.

Roberta, innanzitutto grazie per essere qui quest’oggi ospite di questo nostro spazio dedicato alle interviste. Vorrei iniziare questa chiacchierata da Roma e dai colori giallorossi. Che posto occupano la città di Roma e i colori giallorossi nella tua vita?
R:«Roma per me non è solo la mia città: è vita, è le mie radici. I colori giallorossi mi accompagnano da sempre. Fino all’età di 9 anni ho vissuto a Trigoria e mio padre spesso mi portava a vedere gli allenamenti di quella che era ed è la sua squadra del cuore che irrimediabilmente è diventata anche la mia: l’AS Roma.

Cosa rappresenta per te lo Stadio Olimpico?
R:«Lo Stadio Olimpico rappresenta la mia seconda casa e la mia passione. Quando mi siedo in tribuna e mi guardo attorno vedo gli altri tifosi e vedo la mia “famiglia”. L’atmosfera che si respira su quegli spalti è qualcosa che non si può spiegare».

Una partita che vorresti rivivere un’altra volta?
R:«Come non scegliere Roma-Barcellona? Ero con mio figlio che mi accompagna. Al goal di Manolas è successo il delirio. Sono stata una settimana senza voce e nei giorni a seguire sono stata appellata come la nuova Ferilli. Un sogno».

Domanda “tecnico/tattica”: quale il tuo parere su questa Roma lontana parente della Roma che la scorsa stagione arrivava in semifinale?
R:«La Roma dello scorso anno sembra  un lontano ricordo. La pesante sconfitta subìta con la Fiorentina mi aveva lasciata senza parole. Fortunatamente nelle ultime gare, sia di Campionato (Chievo e Bologna) che di Champions (Porto) la squadra ha ritrovato un po’ di brillantezza e compattezza anche grazie a prestazioni come quelle di Zaniolo o El Shaarawy. A vederla da fuori veniva da immaginare che ci fosse un distacco tra mister e team, una mancanza di fiducia, ma spero che la situazione sia rientrata. La grandezza di una squadra si vede anche da come si risorge da momenti no. Sono anni poi che la rosa subisce grosse perdite. Sono andati via dei pilastri e quando si rimescolano quasi tutte le carte in tavola, c’è sicuramente un periodo di assestamento. Da tifosa mi auguro che quest’anno con il calciomercato non si vedano partire nuovamente campioni e giovani promesse. C’è bisogno di certezze e bandiere. Si è evinto da quanto si aspettasse il rientro di De Rossi e da come, dopo pochi match, si parli di dare la maglia n.10 a Zaniolo. Il calcio in generale e la Roma per me nello specifico sono pura passione, ma ci si rende sempre più conto di come siano lontani i tempi di Franco Sensi e si sia lasciato sempre più spazio al business».

Da anni oramai conduci su TeleRoma 56, “Il processo dei tifosi”. Come nasce questa esperienza?
R:«L’esperienza a IL PROCESSO DEI TIFOSI nasce quasi per caso. Ero stata invitata da Max Leggeri e Federica Afflitto come opinionista, e da lì, nel giro di qualche settimana, mi è stato proposto di sostituire un ragazzo presente insieme a loro in ogni puntata e così sono velocemente passati 8 anni!».

A contribuire alla crescita della tua popolarità ci ha pensato Instagram: da dove nasce la decisione di farti conoscere sul noto social network?
R:«I social ormai fanno parte della vita di ognuno di noi e con l’arrivo di Instagram sono diventati anche uno strumento di guadagno. Sono poi un valido metodo per stare vicino alla gente che mi segue da tanti anni. Per il lavoro che svolgo non potevo farne a meno».

Cosa piace di te ai tuoi followers? 
R:«Cerco sempre di rispondere personalmente a tutti e questo fa sì che le persone mi riconoscano nella ragazza della porta accanto. Per me è importantissimo. Ricevo moltissimi sms di complimenti sulla mia semplicità, ironia e sull’impegno che metto nel cercare di essere un’ottima mamma. Questo mi rende orgogliosa. Avere una fisicità come la mia può essere un grande ostacolo nel far emergere tutto il resto che sono. Soprattutto su una piattaforma social, dove siamo tutti vittime dell’apparenza e dell’apparire».

Cosa non deve mancare in un tuo outfit?
R:« In ogni mio outfit quello che mai deve mancare è il sorriso. Sta bene su tutto. Puoi conquistarci il mondo e sconfiggere qualsiasi "nemico”».

Roberta, in quali progetti ti vedremo impegnata nell’immediato futuro?
R:« Mi vedrete ovviamente ancora a IL PROCESSO DEI TIFOSI - in onda ogni venerdì h21:30 su Teleroma56 - e continuerò anche su RadioItaliaAnni60Roma - FM100.5 - con GLI INASCOLTABILI contenitore ideato da Nicola Caprera. Nel 2019 saranno in uscita 2 film. Il primo APPLAUSI sulla storia drammatica di Elisa Claps dove ho avuto l’onore di lavorare con artisti del calibro di Beppe Servillo, Cristina Donadio, Lino Musella e Achille Lauro, diretta da Paolo Sassanelli e Angelo Calculli. Il secondo invece è un lungometraggio comico dal titolo COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI. Una delle esperienze più divertenti che io abbia mai avuto accanto al duo PINO&GLIANTICORPI (duo composto dai fratelli Michele e Stefano Manca), diretta da Igor Biddau. Da sempre, poi, sono una grande appassionata di moda e finalmente sono pronta con una mia linea di costumi. Ho inoltre aperto una collaborazione con HEROE’S, marchio in forte ascesa di abbigliamento sportivo per padel e beach tennis. Sono entusiasta! Un’altra grande novità che bolle in pentola è un nuovo programma di cui ancora non voglio e posso parlare, dove il calcio sarà comunque protagonista. Insomma, il mio 2019 si prospetta molto impegnativo ed interessante. Sarà un anno di vera e propria crescita professionale. Fatemi un sincero in bocca al lupo!».

SOCIAL: 
https://www.instagram.com/robertapedrelli/

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