Villaggio Trieste a Bari: pietra viva nel giorno del Ricordo


di NICOLA ZUCCARO - L'Istria, la Dalmazia le città di Fiume e di Zara legate a Bari non solo per una consistente parte della toponomastica racchiusa nel Quartiere Madonnella ma anche per l'arrivo 72 anni fa nel capoluogo pugliese dei profughi che, sfuggiti dalle persecuzioni attuate dalla Jugoslavia di Tito (il vasto Stato dell'Europa orientale acquisì i rispettivi territori con la cessione da parte dell'Italia firmataria il 10 febbraio 1947 a Parigi dei Trattati di pace) e ferocemente culminate nell'eccidio delle Foibe, furono accolti sin da subito nella prima città del Basso Adriatico.

Quasi la metà venne ospitata a Bari nei campi di Santa Fara e di Via Napoli, prima di essere successivamente allocati nel Villaggio Trieste. Il complesso residenziale ubicato nelle immediate vicinanze dello Stadio della Vittoria è recentemente tornato alla ribalta delle cronache cittadine per le non facili condizioni ambientali nelle quali versano i relativi residenti.

Un efficace intervento da parte dell'Amministrazione Comunale di Bari per il miglioramento delle stesse contribuirebbe alla tutela di questo insediamento abitativo quale luogo che richiama alla memoria storica una delle pagine drammatiche della storia italiana e barese. Essa è annualmente ricordata il 10 febbraio con il Giorno del Ricordo istituito mediante la Legge n.92/2004 della Repubblica italiana.

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