Caos in Libia: Haftar, "Preso aeroporto Tripoli"

TRIPOLI - Libia di nuovo nel caos. Le forze del generale Khalifa Haftar sono entrate nell'aeroporto internazionale di Tripoli, quello a circa 25 km in linea d'aria dal centro della città e chiuso dal 2014. Lo riferiscono tweet dell'emittente Al Arabiya citando proprie fonti e un annuncio del portavoce dell'Esercito nazionale libico, Ahmed Mismari, secondo il quale "la zona da Tarhouna fino all'aeroporto è stata tutta messa in sicurezza".  Durante gli scontri l'Esercito nazionale libico (Lna) comandato da Haftar ha perso 5 militari.

Queste le ragioni per cui il Consiglio di sicurezza dell'Onu si riunirà d'urgenza stasera su richiesta della Gran Bretagna. 

"È giunto il momento", ha dichiarato Haftar, ordinando alle truppe a lui fedeli "di avanzare" su Tripoli in un messaggio audio, promettendo di risparmiare civili, "istituzioni statali" e cittadini stranieri. Il primo ministro Fayez al-Sarraj ha ordinato alle sue truppe di tenersi pronte a "affrontare qualsiasi minaccia".

Da ieri sera le forze di Haftar sono accampate al "check point 27", un posto di blocco a 27 chilometri da Tripoli: del convoglio fanno parte una quindicina di pick-up armati di mitragliere anti-aeree e alcune decine di soldati. 

Dopo aver conquistato il sud del Paese tra febbraio e marzo, Haftar ha dunque lanciato quella che ha pomposamente chiamato 'l'Operazione per la liberazione di Tripoli' dopo che le sue truppe sono entrate senza combattere a Garian, un centro situato a 80 km in linea d'aria dal centro di Tripoli. In un audio-messaggio, Haftar si è rivolto a quel mix di miliziani e truppe regolari che formano l'Esercito nazionale libico (Lna) di cui è comandante generale: "Eccoci, Tripoli. Eccoci, Tripoli", ha detto evocando una formula islamica legata al pellegrinaggio alla Mecca. "Eroi, l'ora è suonata, è venuto il momento" del "nostro appuntamento con la conquista. Oggi facciamo tremare la terra sotto i piedi degli ingiusti", ha aggiunto il generale cirenaico, esortando le bellicose milizie dell'ovest ad arrendersi alla sua "marcia vittoriosa": sarà "salvo" solo "colui che depone le armi" e "che sventola bandiera bianca".

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