Libri: "La storia della Chiesa attraverso i papi" di Mons.Sante Montanaro


di LIVALCA - «[…] Mi sembra quindi giusto premettere che alcune manchevolezze formali, facilmente rilevabili, non possono essere attribuite a colpa dell’autore, che non ha fatto evidentemente in tempo a curare il suo scritto in tutti i consueti dettagli. A tal proposito, non darei eccessiva importanza all’assenza di alcune parti per così dire accessorie  ed esterne ( conclusioni ecc.), quanto piuttosto a certe discontinuità nella trattazione, come ad esempio la ripresa di argomenti già esaurientemente esposti o, al contrario, un accenno troppo sommario a questioni  che appaiono con piena evidenza meritevoli (nell’ottica della logica interna dell’analisi) di approfondimento e puntualizzazione»,  questo periodo è stato estrapolato dalla corretta, scrupolosa, equilibrata ( disposizione proporzionata e armoniosa delle varie parti  che compongono un tutto) premessa che il professore Pasquale Corsi ha redatto per la monumentale opera in due volumi con cofanetto « Dalla breccia di Porta Pia alla nuova immagine profetica del papato nel mondo globale: la storia della Chiesa attraverso i papi» (A.G.A.  editrice, 2011, Alberobello), pubblicata postuma dopo la scomparsa del suo autore Mons. Sante Montanaro. 

Ho conosciuto Mons. Montanaro nel 1993, quando venne a trovarci  facendo precedere  la visita da una telefonata di un amico di mio padre, e subito trovò una fraterna, solidale  intesa con il genitore. In quell’occasione fu accompagnato dal professore Vincenzo Camardella, che si disse interessato ad alcune nostre pubblicazioni, che fummo felici di donargli.  La visita verteva sul fatto che stava ultimando il materiale sulla storia di Casamassima che, pensate,  voleva pubblicare in un solo volume (Casamassima nella storia dei tempi è uscito in 4 volumi per complessive  4882 pagine !) : ci volle tutta l’esperienza, unita alla pacata abitudine a far emergere la ragione senza far apparire torto l’altra tesi, di mio padre a fargli comprendere che era necessario fosse affiancato da qualcuno  che esercitasse non solo un coordinamento editoriale, ma anche una verifica documentale  ( ruolo svolto per i primi due volumi dal Camardella sopra citato e dalla professoressa Lucia Anna Attolini).

Nei sei anni ( dal 1994 al 2000) in cui sono usciti i volumi abbiamo composto forse il doppio delle pagine, che puntualmente venivano alleggerite in sede di riscontro dell’opera : ecco il motivo per cui ho riportato all’inizio quella intelligente precisazione del professore Corsi.   Nonostante i cinque volumi pubblicati con noi, non siamo mai riusciti a convincere Mons. Montanaro ad inserire una presentazione o premessa ( per «Vescovi,badesse e Conti di Conversano a difesa del proprio potere» ho cercato fino alla fine di convincerlo ad inserire una dotta e qualificata introduzione già scritta ), per chi ha curato l’edizione dei ‘papi’  è stato più facile vincere la sua ostinata…’resistenza’.   

Montanaro aveva in cantiere il volume sulla storia della Chiesa attraverso i papi fin dal 1997, tanto è vero che una volta mentre parlava, con il priore di San Nicola dell’epoca, di Paolo VI  mi permisi far notare ad entrambi  che per l’elezione di Giovanni Battista Montini il cardinale di Genova, Giuseppe  Siri, non era stato mai direttamente in corsa nel conclave : la disputa era fra Antoniutti, Lercaro e il futuro Paolo VI. ( Chiaramente ora ho dato una spiegazione semplicistica, ma all’epoca stupii gli interlocutori per le notizie di cui disponevo).

Io avevo seguito l’elezione del papa, che veniva dalla Diocesi di  Brescia, per il giornale « IL MERIDIONALE», la prestigiosa testata del’avvocato Alberto Margherita, per cui  qualcosa ricordavo.  Da quel momento le mie quotazioni con Montanaro crebbero, mentre con san Nicola erano, sono e saranno sempre alte : Montanaro mi ha raccontato tante cose ‘originali’ sulle varie elezioni dei papi, che dovrò controllare se sono riportate nei  suoi libri o erano ‘confidenze’ fra operatori del… settore.  

I due libri pubblicati da A.G.A. sono notevoli per impegno editoriale e per moltitudine di notizie messe insieme dall’autore, la cui passione per la ricerca era a tutti nota, ma a volte tanto slancio  lo portava a sottovalutare l’aiuto dei tanti volontari che cercavano di essergli utili, pur non essendo legati a lui da parentela,  su tutti l’ing. Leonardo Verna. 

Personalmente ritengo di aver aiutato Mons.  Montanaro a realizzare i suoi  sogni, non solo editoriali, mettendogli a disposizione un ventaglio di amicizie che hanno contribuito a dare risonanza nazionale e internazionale alle sue pubblicazioni. Lui diceva sempre per ‘bastonarmi’« don Mario  mi avrebbe accontentato», però è anche vero che l’ultima volta che ci siamo visti, presente il nipote dr. Pasquale Moramarco  ( quello che lo chiamava zio Santino), mi ha abbracciato due volte e mi ha regalato un « sei degno di tuo padre», che mi porterò fino alla fine come il suo dono più prezioso.

Ciò non toglie che quando lo raggiungerò e lo troverò in compagnia di Antonio Rossano, Vito Maurogiovanni, Michele Campione, Vito Lozito, Pasquale Sorrenti, Tommaso Pedio,  e altri che al momento mi sfuggono, qualche puntualizzazione dovrò farla,  per rispetto delle persone citate che lui ha conosciuto nella sede di Levante. Caro Monsignore   Gianni ti ha sempre raccontato la verità, anche quando era scomoda, cosa che qui sulla terra è soggetta a cambiamenti non di opinione - siamo rimasti in pochi ad averne - ma di clima…

Ti innamorasti di una nostra edizione dedicata al pittore Carlo Fusca e subito te lo feci conoscere : i suoi enormi dipinti ti affascinavano e più volte ti ho portato in quello studio, gli parlasti anche dei papi e Carlo ti disse : « …per Gianni faccio tutto…».  Le cose sono andate come il mondo spesso, per fortuna non sempre, procede e Gianni, che di cognome fa sempre Cavalli, all’amico Fusca ha fatto istoriare la ristampa anastatica de «La terra di Bari» presentata all’Esposizione Universale di Parigi del 1900 come giusto  ‘cadeau’.

A te piaceva quella mia frase ‘stupidotta’ ( tuo il termine )…’un milione di bugie non possono annullare una verità’, ma  ti anticipo che è stata leggermente modificata, per cui sarai il primo a sentirla appena arrivo… intanto giù, nell’attesa,  farò tesoro del tuo ‘meno parli, meglio stai’.

Concludo queste brevi note con l’inciso con cui Pasquale Corsi, per l’occasione papa a tutti gli effetti, ha concluso la sua prodiga premessa : « […] Quali che siano dunque i voleri del mondo e di tutti i suoi innumerevoli servi sciocchi, la Chiesa ed il papa che ne è la guida non hanno mai nulla da temere, perché nella fedeltà al  Vangelo è la forza mite ed invincibile».  Penso che  Corsi sia stato grandioso in questo finale, al pari di quel fantastico artista che corrisponde al nome di Tony Prayer, i cui acrilici,  di cui i volumi sono colmi,  ci confermano che quando la bellezza è frutto di studio, lavoro, professionalità  ed eleganza… è ancora più bella.
Nuova Vecchia

Modulo di contatto