'Edison – L’uomo che illuminò il mondo': la recensione

di FREDERIC PASCALI - Non c’è possibilità alcuna di arrestare il futuro, specie se il presente cammina nella mente di un genio. Alfonso Gomez-Reyons si cimenta nel tema e firma la regia di questo lavoro dedicato a Thomas Alva Edison e alla sua difficile corsa a illuminare il mondo o almeno la gran parte delle città degli Stati Uniti d’America. La pellicola, già presentata al Toronto Film Festival del 2017, a metà tra il biopic e il racconto storico, risente delle note vicissitudini del suo produttore, Harvey Weinstein, finendo per essere distribuita con notevole ritardo rispetto all’ultimo ciak.

Nell’America di fine Ottocento Thomas Alva Edison, già acclamato inventore della lampadina, cerca di diffondere il suo sistema a corrente continua e a imporlo sulla concorrenza. Gli si oppone George Westinghouse, ricco inventore/imprenditore fautore del sistema a corrente alternata e mentore di Nicolas Tesla, l’eccentrico genio serbo convinto di possedere il segreto dell’elettricità. Lo scontro tra Edison e Westinghouse si consuma aspramente e la vita privata dei due uomini non ne resta immune. 

La scenografia di Jan Roelfs rende il senso dell’atmosfera dell’epoca ma non riesce a sottrarsi al vizio di spettacolarità che pervade l’intera pellicola disinnescandone inevitabilmente la carica realistica. 
I movimenti della macchina da presa spalleggiano questa natura artificiosa e assecondano pedissequamente i guizzi episodici della sceneggiatura di Michael Mitmick, con i primi piani e i primissimi piani che si alternano a vertiginosi voli pindarici. alle inquadrature a salire, alle panoramiche e alle divisioni dello schermo.  

La trama vive di spunti, di folgori, a scapito di una più articolata e posata composizione degli elementi narrativi. A farne le spese è soprattutto la figura di Tesla che si traduce in contorni che a malapena resistono in equilibrio sui confini della caricatura. Un peccato per un’opera in cui il cast non ammette discussioni, Benedict Cumberbatch, “Edison”, Michael Shannon, “Westinghouse”, Nicholas Hoult, “Tesla” tirano la volata a un gruppo di attori di indubbio valore, con la fotografia di Chung-hoon Chung che gioca magistralmente con la luce e i suoi chiaroscuri.

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