Salento-Albania, “più forte l’amicizia”


di ANTONIO BIASCO - “Salento-Albania. Un ponte tra le due sponde” si ripropone anche quest’anno, il 2 e 5 agosto, a San Dana (Lecce), il piccolo paese del Salento da sempre dedicato al Santo di Valona. Sua particolarità è il culto, antichissimo e sempre vivo, riservato al Santo di Valona, simbolo dei significativi e forti legami tra il Salento e il dirimpettaio Paese delle Aquile.
  
Scopo della manifestazione è quello di contribuire a riscoprire e valorizzare il ricco patrimonio storico e culturale comune, rafforzare i sentimenti di vicinanza e amicizia, accrescere le occasioni di reciproca conoscenza, scambio e collaborazione tra i due Paesi.

E in questo senso va letta la visita, per noi così tanto attesa, anche quest’anno, del Primo Cittadino della Città di Valona, Dritan Leli.
   
La sua partecipazione, lo scorso anno, alla prima edizione dell’evento, ha assunto una valenza per noi storica, eccezionale, altamente simbolica: l’abbattimento, definitivo, del pesante muro dell’oblio!
   
Un oblio che durava da secoli, aveva cancellato tanta vita vissuta, di generazioni diverse, che aveva portato due popoli e due Paesi a percepirsi distanti. Estranei e lontani.
  
Quella visita, come già quella del Cardinale Ernest Simoni l’anno prima (2017), aveva cancellato, come per magia, tanti secoli di distanza. Aveva capovolto le prospettive. Fatto riscoprire vicinanza, fratellanza, comunanza. Dato vigore a entusiasmi, voglia comune di crescere e  guardare insieme a nuovi percorsi, nuove sfide e possibili obiettivi di crescita. Di guardare insieme al Futuro! 

Diversi ed entusiasmanti i momenti della visita di Dritan Leli lo scorso anno. Tra questi, la partecipazione alla Festa religiosa e civile in onore del Santo Patrono, San Dana, come momento per riappropriarsi di una fetta di storia della Città di Valona quasi del tutto cancellata, qui preservata a dispetto del tempo e dello spazio, prendendone coscienza, contatto, percezione reale.
  
Molto interessante e ricco di spunti il dibattito del 6 agosto sulle relazioni tra Salento e Albania. Oltre allo stesso Dritan Leli, vi avevano preso parte Gerarta Zheji Ballo dell’Ambasciata d’Albania a Roma, Artur Beu del Consolato Generale di Bari, Massimo Bray ex Ministro della Cultura e Direttore del prestigioso Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Vincenzo Zara Magnifico Rettore dell’Università del Salento, Biagio Marzo Presidente del Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce, Sebastiano Leo Assessore Regionale al Diritto allo Studio, Carlo Nesca Sindaco del Comune di Gagliano del Capo, Ciccio Danieli dell’Università del Salento.

Serata conclusa magnificamente dallo spettacolo musicale  di Redi Hasa e Maria Mazzotta ( e presentazione del loro nuovo album “Novilunio”), con il sapiente mescolio di musiche e lingue tra Italia del Sud e Balcani.

Particolarmente emozionante e significativo l’omaggio a Giorgio Castriota Scanderbeg, nel 550° anno dalla morte. Oltre alla rievocazione della figura storica, il momento culminante fu consistito nella cerimonia di intitolazione di una importante strada del centro storico di Gagliano al nome dell’eroe nazionale albanese.

La lapide, benedetta dal parroco Padre Angelo Buccarello, è stata scoperta insieme dal Sindaco del Comune di Gagliano del Capo, Carlo Nesca, e dal Sindaco della Città di Valona, Dritan Leli.

La strada intitolata a Giorgio Castriota Scanderbeg è quella centralissima su cui si affacciano l’antica Chiesa parrocchiale e l’ottocentesco Palazzo Ciardo, sede dell’ex Castello baronale degli Scanderbeg.

Gagliano del Capo, nel lontano 1489, fu assegnata dal Re di Napoli come feudo nobile ad Andronica Arianiti, vedova dell’eroe nazionale albanese. 

Non meno dense e significative saranno le esperienze del nuovo appuntamento, il 2 e 5 agosto prossimi. Tra i temi di quest’anno:

“Sulla rotta di Enea”, “Salento – Albania, tra mito e storia”, “Salento – Albania: per una prospettiva di turismo integrato e di qualità”.
  
Enea, l’eroe troiano profugo nel Mediterraneo, dopo la distruzione della sua città, deve seguire il volere degli dei e del Fato che gli assegnano il destino della costruzione della nuova Patria, una città ancora più ricca e gloriosa di quella perduta, Roma.

Nel suo peregrinare, approda dapprima in Albania, a Butrinto, prestigioso sito archeologico, attualmente Patrimonio UNESCO. Da qui raggiunge il Salento (Leuca? Castrum Minervae?...). Anche il Mito si incarica di sottolineare e consacrare il collegamento tra i due territori, ripercorrendo quella rotta storica su cui sono transitati i continui flussi tra Oriente e Occidente, elemento fondante della odierna civiltà occidentale.
  
Il tema verrà rappresentato a cura del Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce, con un’alternanza di brani musicali inediti e lettura di alcuni versi dell’Eneide. 
  
L’altro tema, di particolare e strettissima attualità, vedrà un qualificato confronto tra esperti del settore, operatori, studiosi, rappresentanti istituzionali. Tra gli altri, l’Assessore regionale all’industria turistica e culturale Loredana Capone, il prof. Romeo Hanxhari dell’ Università di Tirana, la prof.ssa Anna Trono dell’Università del Salento, il Console generale di Bari Adrian Haskarj e diversi altri rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni.
  
Dritan Leli porterà la sua esperienza. E il saluto di una città in forte crescita, acceso dinamismo, ambiziosi obiettivi di sviluppo. Una città col forte bisogno di recuperare pienamente le sue radici. Riscoprire legami. Ampliare lo sguardo. E guardare decisa al suo Futuro. 

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