3-4 agosto 1974: 45 anni fa l'inferno sull'Italicus 

di NICOLA ZUCCARO - Nella notte fra il 3 e il 4 agosto 1974, alle ore 1.23, una bomba ad alto potenziale esplode sulla quinta vettura del Treno Espresso 1486 (denominato Italicus), proveniente da Roma e diretto a Monaco di Baviera, via Brennero. La temporizzazione del timer avrebbe dovuto far esplodere l'ordigno mentre attraversava la Grande Galleria dell'Appennino, nei pressi di San Benedetto Val di Sambro.

Tuttavia, durante la corsa tra Firenze e Bologna, il treno recuperò 3 minuti di ritardo accumulati nelle tratte precedenti. La bomba esplose lo stesso e all'interno della medesima galleria, ma in un tratto a soli 50 metri dall'uscita. L'esplosione fece sollevare il tetto della quinta carrozza. Da essa, a seguito della deflagrazione, si sollevarono migliaia di schegge e le lamiere si deformarono per l'elevata temperatura provocata dal contemporaneo incendio.

Nell'attentato morirono 12 persone e oltre 48 rimasero ferite. Il 5 agosto 1974 viene ritrovato in una cabina telefonica a Bologna un volantino firmato da Ordine Nuovo che ne rivendicò l'attentato. Esso seguì, a 4 mesi di distanza da quello in Piazza della Loggia del 4 agosto 1974 e precedette di 10 anni, sulla stessa tratta ferroviaria, la Strage del Rapido 904, Napoli-Milano del 23 dicembre 1984. 
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