Bonometti: "Quando parlava di anno bellissimo Conte diceva bugie"

(credits: Quirinale.it)
MILANO - Secondo il presidente di Confindustria, Marco Bonometti, c’è una cosa che gli industriali italiani si aspettano dal nuovo governo: “Una parola chiara sul fatto che lavoro e impresa costituiscono una risorsa di questo Paese, da preservare e rilanciare. Deve dire come intende sostenerli, con quali misure, con quali modalità, con quali tempi”, racconta a La Stampa nell’edizione in edicola che lo intervista.

Fatti non parole, dunque. Nessuna “cambiale in bianco”, dunque. Tanto più che si tratta, sottolinea Bonometti, di un “governo formato da due forze politiche che finora non hanno mai condiviso alcun progetto comune. Vedere per credere e aspettare per vedere, il motto. Vige lo scetticismo. Anche se non c’è alcuna “nostalgia per quell’esecutivo, che non ha fatto nulla di buono per le imprese e, in alcuni casi, ha peggiorato la situazione”.

Oggi gli industriali sono preoccupati per il fatto “che il presidente del Consiglio sia lo stesso che, dicendo di voler sostenere la crescita, ha avallato provvedimenti come decreto dignità, reddito di cittadinanza e quota 100” con il risultato che sono 5 mesi che la produzione in Italia è ferma, gli investimenti sono bloccati, la cassa integrazione dilaga”. Ma Conte non era lo stesso premier che parlava di un “anno bellissimo”? Allora “diceva bugie” chiosa.
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