Agitazione del personale Asl/Ta, Galante (M5S): “Criticità frutto di mancata programmazione e assenza di confronto”


BARI - “Dopo la richiesta di audizione presentata a luglio in seguito all’agitazione del comparto medico, veterinario e sanitario della Asl di Taranto per i numerosi mancati interventi da parte del Direttore Generale Rossi, oggi abbiamo appreso che finalmente qualcosa si è mosso. Ancora troppo poco però viste le criticità illustrate in Commissione. Basti pensare che l’ultimo Atto Aziendale è del 2013 e non è mai stato ratificato dalla Regione e non si conoscono i contenuti del nuovo Atto, di cui al momento i sindacati hanno solo sentito parlare. Ci sono carenze di organico sia del personale medico e infermieristico che di veterinari, a cui spettano i controlli sulla sicurezza alimentare. Una situazione frutto della mancata programmazione e del rifiuto al confronto del Dg Rossi, che ha riconvocato le sigle sindacali solo dopo la proclamazione dello stato d’agitazione. Ieri è stato ratificato un solo punto, quello sul nuovo regolamento ALPI. Attendiamo ora di conoscere la relazione che Rossi ha inviato alla Commissione Sanità, che il presidente Romano ha ritenuto opportuno non girarci prima delle  audizioni”. Lo dichiara il consigliere del M5S Marco Galante a margine dell’audizione da lui richiesta in Commissione Sanità sulla situazione della Asl di Taranto.

“Tanti le problematiche illustrate dai sindacati - continua Galante - dal mancato rinnovo del Regolamento per il Conferimento di Incarichi di Direttore di Struttura complessa e semplice, all’assenza di uno specifico regolamento sullo svolgimento delle mansioni della dirigenza delle professioni sanitarie; dalla carenza di personale all’utilizzo improprio dei turni; dalla destinazione del ‘fondo di posizione’ fino all’assenza di un sistema di videosorveglianza e di sicurezza per gli operatori sanitari. Situazioni che, di fatto impediscono agli operatori del settore di poter lavorare in condizioni adeguate. Problemi noti da tempo, per cui però nè la Asl, né Emiliano hanno fatto niente: chiederemo nuovamente di audirli perché quanto emerso oggi non può farci stare tranquilli”.
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