Turismo, la Dichiarazione di Bari: da un turismo di destinazione a un turismo di motivazione

(credits: D.Longo)
BARI - Operatori turistici, itinerari italiani e dell'area del Mediterraneo, istituzioni ed esperti provenienti da 10 Paesi si riuniranno a Bari il 24 e il 25 ottobre, presso il centro congressi della Nuova Fiera del Levante, per stilare un programma da proporre ad operatori privati e pubblici nel segno di una nuova strategia, sintetizzati in un documento ufficiale che prenderà il nome di “Dichiarazione di Bari”, cui hanno già dichiarato di voler sottoscrivere diversi Paesi e Regioni mediterranee. Due giorni intensi di analisi, strategie e nuovi obiettivi da raggiungere per valorizzare un turismo culturale che guarda al passato ma che, con forza, si immerge nel futuro delle opportunità economiche e di rilancio dei territori, in nome della creatività, dell’esperienza, dell’accessibilità e del rapporto con le comunità. La Puglia, ma anche la Sicilia, la Toscana, le Marche, la Sardegna, la Grecia, Cipro, Libano, Spagna, Malta e altre mete indiscusse di turismo di qualità, puntano ad accrescere presenze e offerte culturali che coinvolgano le persone, dunque l’identità dei luoghi e ciò che essi rappresentano. Cultura, paesaggio, enogastronomia e beni immateriali fanno di queste regioni un unicum che si mira a valorizzare attraverso strategie di rilancio che partano dal territorio stesso e per il territorio stesso.

“Riteniamo molto proficuo e interessante questo incontro di dialogo euromediterraneo. Al centro della strategia della Regione Puglia in questi ultimi anni è stato proprio il binomio inscindibile Cultura e Turismo, che valorizza le risorse e le identità locali. Cultura e turismo consentono una crescita economica inclusiva e sostenibile, occupazione e arricchimento culturale – dichiara l’Assessore all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone - Con il Piano strategico del turismo Puglia365 e con il Piano strategico della Cultura della regione Puglia, Piiil Cultura, la Puglia è stata la prima regione italiana a realizzare una programmazione concreta e finanziata, attraverso importanti meccanismi di partecipazione, coinvolgendo tutte le forze presenti sul territorio. Sono stati messi in campo tanti strumenti finanziari a supporto degli operatori della cultura e dello spettacolo ma anche dei Comuni, degli Istituti Scolastici ed ecclesiali. Dal bando destinato alla realizzazione di Biblioteche di Comunità, che ha portato la Puglia a essere riconosciuta come un vero e proprio esempio europeo, al bando per il restauro e il rilancio degli attrattori culturali, dai beni monumentali alle piazze; e ancora il bando per il rinnovamento delle sale cinematografiche e dei Teatri storici; quello “Luoghi Identitari” per invitare i ragazzi delle scuole pugliesi a prendersi cura dell’enorme patrimonio culturale ereditato e immaginarne un altro destino. Sono tutte iniziative che hanno influito positivamente anche sull’appeal della Puglia per i turisti e che vogliamo condividere al tavolo dell'Assemblea generale Internazionale sulla Rotta dei fenici”.”

Oltre a delegati della Rotta dei Fenici provenienti dai 10 paesi mediterranei, tra gli ospiti anche tour operator internazionali, rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, dell’Organizzazione Internazionale di Turismo sociale, del Consiglio d’Europa e di alcune grandi istituzioni museali come il MANN di Napoli e numerosi altri attrattori culturali da tutto il Mediterraneo.

“La Regione Puglia – dichiara il Direttore della Rotta dei Fenici, Dott. Antonio Barone - che nell’ultimo periodo ha dimostrato di essere molto attiva soprattutto nel campo dei cammini e degli itinerari culturali internazionali, cerniera tra Oriente e Occidente del Mediterraneo, ospiterà un evento molto significativo che traccerà un solco nelle strategie turistico-culturali del Mediterraneo. L’itinerario “La Rotta dei Fenici” certificato nel 2003 dal Consiglio d’Europa e seguito dal 2016 dall’Organizzazione Mondiale del Turismo insieme alla “Via della Seta”, con l’aiuto di esperti di vari settori di tutto il Mediterraneo sta sviluppando modelli innovativi per il passaggio da un turismo di destinazione a un turismo di motivazione. Anziché parlare di B2B (business to business) si parlerà di P2P (people to people). Non si parlerà più di concorrenza tra paesi mediterranei ma di un’alleanza per fidelizzare i flussi turistici e per affrontare le sfide con Estremo Oriente e Americhe. Certamente fulcro della strategia è puntare sulla qualità dei territori e dei servizi offerti. Tutti insieme a Bari lavoreremo a questo scopo”.

Tra gli eventi aperti al pubblico nei due giorni segnaliamo il “Capacity Building per operatori turistici e culturali” del 24 ottobre dalle h. 9.45 alle 12 e la giornata del 25 ottobre con il “Forum sul Turismo Mediterraneo” e la presentazione della Dichiarazione di Bari.
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