Domenico Campanelli presenta 'La politica e la rivoluzione interiore'

MILANO - Domenico Campanelli presenta “La politica spirituale e la rivoluzione interiore”, un saggio eclettico ed estremamente attuale portavoce di un messaggio importante: in questi tempi difficili , segnati da crisi ambientali e politiche, intolleranza e violenza, c’è ancora la possibilità di lavorare su noi stessi per poi riflettere il nostro cambiamento positivo sul mondo. Attraverso la sua approfondita analisi umanistica e scientifica si pongono le basi per una concreta rivoluzione interiore e sistemica, si offrono gli strumenti per agire con più consapevolezza, come singoli e come collettività, per un presente e un futuro migliori.

“La politica spirituale e la rivoluzione interiore” di Domenico Campanelli è un saggio articolato e profondo che riporta diversi esperimenti scientifici, statistiche, teorie e riflessioni in grado di contribuire con efficacia all’attivazione di un nuovo processo psichico individuale e collettivo. Non per questo il testo è di difficile lettura: l’autore riesce infatti a condurre per mano il lettore in un viaggio chiaro e significante alla scoperta della mente umana, delle sue zone di luce e di ombra, ma soprattutto delle sue potenzialità. È indubbio che nel corso del tempo l’essere umano si sia evoluto, ma è meno certo che il progresso sia avanzato di pari passo con la coscienza, che sia stato dunque davvero compreso: non abbiamo ancora raggiunto piena consapevolezza di ciò che siamo, di cosa siamo capaci, su cosa dovremmo focalizzarci per crescere ancora. Lo sviluppo tecnologico ha permesso all’uomo di affermarsi come specie dominante nel mondo, ma tale portentoso processo è potuto avvenire solo alle spese di un equilibrio fondamentale della natura e della nostra psiche. È lo stesso Campanelli ad affermare: “si tratta di cambiare o perdersi”. A questo punto dell’evoluzione umana siamo quasi arrivati al confine, al punto di rottura che potrebbe distruggerci come specie. È il momento di operare un cambiamento radicale, di permettere alle scoperte scientifiche di favorire la nostra vita e non minacciarla, come ad esempio darci più tempo, vero aspetto positivo del progresso tecnologico, per permetterci di guardare dentro noi stessi, di analizzarci e comprenderci, di osservare ed essere consapevoli dei nostri processi consci e inconsci, per modificare in positivo la nostra attitudine mentale. L’autore insiste sull’importanza della consapevolezza individuale - perché solo la conoscenza di noi stessi ci renderà finalmente liberi -. Un nuovo uomo più consapevole e responsabile potrà poi influenzare positivamente la società, la quale è in fondo nient’altro che lo specchio di ciò che siamo, pensiamo e agiamo, è la proiezione generale delle nostre credenze. Tutto è collegato: per entanglement quantistico le nostre esperienze si legano in piccole dosi a quelle di ogni persona, ogni paese, ogni galassia dell’universo. I pensieri dell’uomo sono potenti strumenti che agiscono dall’interno verso l’esterno e si influenzano reciprocamente, nel bene e nel male, in quello che l’autore definisce “il calderone dell’inconscio collettivo”. In questo momento di crisi globale e individuale sarebbe fondamentale utilizzare la consapevolezza del disagio storico presente come stimolo, come opportunità per comprendere gli errori del passato per capire dove cominciare ad agire, per migliorare come uomini e come collettività. La nuova scienza può essere oggi finalmente rapportata ai principi morali dettati da tutte le tradizioni religiose della storia, fornendo così potenzialmente un’etica perfetta in quanto scientifica, in grado di ispirare quindi un nuovo ordine sistemico più in armonia con l’essere ed il pianeta. Tale ideologia prende il nome di politica spirituale, sinonimo di un nuovo sistema politico-economico che sappia orientare l’uomo verso il risveglio, che persegua l’uguaglianza e l’armonia generale e che diffonda l’importanza dei sentimenti di responsabilità collettiva, di consapevolezza storica e ambientale. “Siamo tutti sulla stessa barca planetaria”, dobbiamo dunque fare di tutto affinché essa non affondi. Di fronte all’emergenza globale a cui assistiamo l’umanità non avrà altra scelta che evolvere verso un nuovo cammino: ognuno di noi rappresenta in tal senso la chiave di una grande rivoluzione.


TRAMA. La realtà che ci circonda appare molto spesso immutabile e spaventosamente incontrollabile. Recenti scoperte scientifiche, così come anche grandi tradizioni spirituali del
passato, ci dimostrano invece quanto questo presente sia in fondo molto più vasto di quanto immaginiamo. Domenico Campanelli tratteggia argute e logiche linee di connessione tra fisica quantistica, storia, psicologia, filosofia politica, spiritualità e religione, con nettezza e precisione. Il suo saggio esplora le interconnessioni sottili, ma tangibili, che uniscono la realtà fisica al nostro processo interiore, erigendo un ponte tra la mente cosciente e incosciente, tra la razionalità e lo spirito, fornendo informazioni e approfondimenti determinanti per attraversare armonicamente il grande cambiamento sociale, culturale e ambientale a cui stiamo assistendo. Le sue parole, frutto di un lungo lavoro di introspezione, di ricerca e di studio, ci forniscono gli strumenti per comprendere il mondo e il suo funzionamento: solo attraverso tale comprensione potremo riprendere saldamente in mano il timone della nostra vita, imparando così ad influenzare la realtà in modo più profondo tramite il nostro operato. La chiave per una nuova conoscenza è in noi stessi: saper decifrare con precisione il presente che viviamo e le molteplici cause che lo determinano può aiutarci grandemente a percepire nuove vie, a migliorare come persone, può renderci strumenti attivi di una trasformazione positiva oggi sempre più necessaria per salvaguardare il futuro della civiltà.

Domenico Campanelli (Cosenza, 1983) è laureato in Scienze Politiche, indirizzo culture e diritti umani. La sua inesauribile voglia di conoscenza lo porta negli anni in giro per il mondo: in Turchia, Iran, Pakistan, India, Balcani, Europa, Messico, Guatemala, Cile, Bolivia. Nei suoi viaggi studia le culture e le tradizioni di diversi paesi, comunicando attraverso i linguaggi universali della musica e del teatro, e perseguendo ideali umanitari. Musicista diplomato alla scuola di arti sceniche e circensi di Madrid, ha fondato nel 2008 con un gruppo di artisti una delle compagnie di circo teatro contemporaneo più note in Italia. Dal 2010 si trasferisce in Brasile per aderire a un progetto sociale per bambini disagiati a Bahia, e in questo periodo si dedica inoltre ad un approfondito studio del sé e delle discipline interiori, dei testi sacri e della psicologia. Tornato in Italia da pochi anni, si occupa attualmente di organizzare eventi culturali e artistici nella sua regione, di promuovere tecniche rivolte all’auto-conoscenza, e di diffondere propositi sociali e culturali attraverso la musica (è fondatore della band “Dharma music tribe”). “La politica spirituale e la rivoluzione interiore” (Europa Edizioni, 2019) è il suo esordio nella saggistica.
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