Manovra: Senato dà via libera, scontro M5S-Casellati su cannabis


ROMA - Palazzo Madama ha dato il via libera alla fiducia sulla legge di bilancio con 166 sì e 128 no. Gianluigi Paragone, del M5s, come annunciato ha votato no 'a misure imposte dall'Europa'. Al momento della proclamazione del voto, la maggioranza in Aula ha applaudito.

I senatori Cataldo Mininno, Lello Ciampolillo, Primo Di Nicola, Mario Michele Giarrusso, del M5s, non hanno partecipato al voto di fiducia.

In giornata il governo aveva posto la fiducia sul maxi-emendamento alla Manovra. In apertura di seduta la presidente del Senato Elisabetta Casellati aveva comunicato all'Aula il giudizio di inammissibilità delle norme alla manovra che riguardano la cannabis light, la tobin tax (che introduceva un'aliquota dello 0,04% su alcuni tipi di transazione finanziarie online) e lo slittamento da luglio 2020 al primo gennaio 2022 della fine del mercato tutelato per l'energia.

Ed in Aula scoppia il caos. Due esponenti del M5S hanno chiesto alla Casellati di dimostrare che la scelta sulla cannabis light non sia stata frutto della "pressione della sua parte politica". Il presidente ha replicato spiegando che è stata una "decisione meramente tecnica", aggiungendo: "Se ritenete questa misura importante per la maggioranza fatevi un disegno di legge".
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