Mattarella: "Piazza Fontana fu uno strappo lacerante"

(credits: Quirinale.it)
di NICOLA ZUCCARO - "L'identità della Repubblica è segnata dai morti e dai feriti della Banca Nazionale dell'Agricoltura". Questa chiara constatazione è puntualmente pervenuta da Sergio Mattarella durante il suo intervento presso l'aula consiliare di Milano, in occasione della commemorazione del 50mo anniversario della strage di Piazza Fontana, avvenuta il 12 dicembre 1969.

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Per il presidente della Repubblica, quell'atto terroristico provocò uno "strappo lacerante" che impone il dovere di ricordare quegli avvenimenti per i quali si è fatta verità fra difficoltà e ostacoli. Mattarella ha poi puntato il dito anche sull'attività di depistaggio condotta da una parte della struttura dello Stato che è stata doppiamente colpevole.

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IL RICORDO DELLE ALTRE ISTITUZIONI - Per il cinquantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana, non è mancato il ricordo delle altre cariche dello Stato. Per la presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati le istituzioni devono avere questo debito di verità. Per il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, quella strage fu un gravissimo attacco alla democrazia. Dal premier Conte è invece arrivato l'invito a non dimenticare le 17 vittime dell'efferato atto terroristico.

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