A Castellana Grotte tornano le Fanóve

CASTELLANA GROTTE - Giovedì 9 gennaio 2020, alle ore 10.00, presso la Sala Stampa dell'Ufficio di Presidenza della Regione Puglia - Lungomare Nazario Sauro, 33 a Bari – avrà luogo la conferenza stampa di presentazione della manifestazione “I Fanóve” di Castellana Grotte, celebrazione in onore di Maria Santissima della Vetrana nel 329° anniversario della miracolosa liberazione dalla peste del popolo castellanese. La manifestazione, come da tradizione, si svolgerà la sera dell’11 gennaio 2020 a partire dalla 19.00.

Alla conferenza stampa l'Assessore Regionale all’Industria Turistica e Culturale Loredana Capone, il dott. Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo ed Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Giuseppe D’Urso, Presidente del Teatro Pubblico Pugliese e Francesco Rizzi, Presidente del Comitato Feste Patronali di Castellana Grotte. In rappresentanza del comune di Castellana Grotte parteciperanno il Sindaco Francesco de Ruvo e l'assessore alla Cultura Vanni Sansonetti.

“I Fanóve” sono enormi cataste di legna che ardono in tutta la Città per ricordare la liberazione dalla peste bubbonica che, secondo i fedeli, è stata accordata dalla Madonna della Vetrana nel 1691. La caratteristica che rende unica la manifestazione è la grande diffusione nel territorio dei falò, quasi cento, dislocati in tutta la città, dal centro abitato alla più lontana contrada. Una rievocazione storica che è chiara espressione dello stretto sentimento di devozione che lega Castellana alla sua Patrona e che si inserisce perfettamente nei termini della legge regionale 1 del 2018 che interviene proprio per la valorizzazione dei rituali festivi legati al fuoco. Oggi, grazie all’intervento della Regione Puglia, “I Fanóve” di Castellana Grotte, la “Focara” di Novoli e le “Fracchie” di San Marco in Lamis sono in procinto di entrare nella “Rete dei fuochi di Puglia”.

Castellana, conosciuta in tutto il mondo come la città delle grotte, si propone anche con questa iniziativa come attrattore culturale, oltre che turistico, in un'ottica di destagionalizzazione attraverso l'organizzazione di eventi di grande rilevanza, primo fra tutti, per l'appunto, I Falò dell'undici gennaio che di anno in anno rafforzano il patrimonio immateriale della Città delle Grotte.
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