Asl Lecce: Rollo, Leo e Surico su situazione diagnostica oncologica

LECCE - Il direttore Generale Asl Lecce, Rodolfo Rollo la direttrice dell'Unità Complessa Oncologia Ospedale Vito Fazzi di Lecce, dott. Leo e Giammarco Surico, Coordinatore Rete Oncologica Pugliese, hanno diffuso la seguente nota:

“In riferimento alla conferenza stampa tenuta dalla consigliera regionale Antonella Laricchia, sulla mancata attivazione del punto rosa nell’ex dispensario sito nella Cittadella della Salute di Lecce, il direttore generale della ASL Lecce, Rodolfo Rollo, il Coordinatore della Rete Oncologica Pugliese dott. Surico e la coordinatrice della Rete Oncologica della Provincia di Lecce dott.ssa Leo dichiarano: a pochi metri dall’ex Dispensario, sempre nella Cittadella della salute di Lecce, è attivo un centro di senologia di secondo livello con una equipe completa di medici senologi e tecnici di radiologia medica che hanno in dotazione le più sofisticate tecnologie senologiche al momento disponibili.

Tra queste due mammografi di ultima generazione con ricostruzione di immagine, due ecografi di cui uno dedicato alla sola senologia interventistica, un mammotome , un apparecchio RMN con possibilità di eseguire la risonanza magnetica mammaria. Presso questo centro, vengono effettuati circa 3000 esami anno per la senologia . Viene poi garantito l’intero percorso diagnostico che va dalla visita, mammografia , ecografia,  biopsia mammaria eco e mammotome guidata (tra i pochi centri in grado di effettuare biopsia su guida tomosintesi),con la consulenza in loco dello specialista Anatomopatologo patologo.

E’ quello il nodo di senologia di secondo livello per la città di Lecce che completa la rete provinciale che vede la presenza di più servizi nell’intera  provincia oltre quello presente presso l’ospedale Oncologico.

Queste strutture sostengono un capillare programma di screening senologiche, rivolte a tutte le donne dai 50 ai 69 anni.

Nell’ex dispensario la Asl Lecce trasferirà un consultorio familiare e il servizio per il coordinamento degli screening.

La ASL ha poi realizzato in tutta la provincia una complessa rete oncologica che si caratterizza per il trattamento delle principali neoplasie. Tra queste, il maggiore impegno è rappresentato dal tumore della mammella. Questa rete è costituita dai reparti presenti presso l’Ospedale di Lecce, Gallipoli, Scorrano, Galatina, Copertino Nardò, rafforzati dagli ottimi servizi dell’Ospedale Cardinale panico di Tricase e dai centri accreditati.

Il nodo principale di questa rete che è il Vito Fazzi di Lecce che, nell’anno 2019 ha fatto registrate un incremento del 50% dell’utenza , a differenza degli altri siti dove  l’incremento è stato più contenuta. Le prime visite effettuate a Lecce per neoplasia nel 2019 sono state 1935 con 3.500 visite di controllo per pazienti già trattate negli anni precedenti.

Il numero di prime visite per neoplasia della mammella sono state 395 e a queste sono seguiti i trattamenti necessari. Non sono state registrate liste di attesa per esami strumentali poichè , grazie alla nuova organizzazione, sono stati pre assegnate le indagini TAC, RMN, PET ecc. Il significato di questi dati sta nel fatto che, garantendo un percorso completo e duraturo , il cittadino ha dimostrato la sua fiducia attraverso una scelta consapevole dei servizi direttamente gestiti dalla rete”.
 Il direttore Generale Asl Lecce, Rodolfo Rollo la direttrice dell'Unità Complessa Oncologia Ospedale Vito Fazzi di Lecce, dott. Leo e Giammarco Surico, Coordinatore Rete Oncologica Pugliese, hanno diffuso la seguente nota:

“In riferimento alla conferenza stampa tenuta dalla consigliera regionale Antonella Laricchia, sulla mancata attivazione del punto rosa nell’ex dispensario sito nella Cittadella della Salute di Lecce, il direttore generale della ASL Lecce, Rodolfo Rollo, il Coordinatore della Rete Oncologica Pugliese dott. Surico e la coordinatrice della Rete Oncologica della Provincia di Lecce dott.ssa Leo dichiarano: a pochi metri dall’ex Dispensario, sempre nella Cittadella della salute di Lecce, è attivo un centro di senologia di secondo livello con una equipe completa di medici senologi e tecnici di radiologia medica che hanno in dotazione le più sofisticate tecnologie senologiche al momento disponibili.

Tra queste due mammografi di ultima generazione con ricostruzione di immagine, due ecografi di cui uno dedicato alla sola senologia interventistica, un mammotome , un apparecchio RMN con possibilità di eseguire la risonanza magnetica mammaria. Presso questo centro, vengono effettuati circa 3000 esami anno per la senologia . Viene poi garantito l’intero percorso diagnostico che va dalla visita, mammografia , ecografia,  biopsia mammaria eco e mammotome guidata (tra i pochi centri in grado di effettuare biopsia su guida tomosintesi),con la consulenza in loco dello specialista Anatomopatologo patologo.

E’ quello il nodo di senologia di secondo livello per la città di Lecce che completa la rete provinciale che vede la presenza di più servizi nell’intera  provincia oltre quello presente presso l’ospedale Oncologico.

Queste strutture sostengono un capillare programma di screening senologiche, rivolte a tutte le donne dai 50 ai 69 anni.

Nell’ex dispensario la Asl Lecce trasferirà un consultorio familiare e il servizio per il coordinamento degli screening.

La ASL ha poi realizzato in tutta la provincia una complessa rete oncologica che si caratterizza per il trattamento delle principali neoplasie. Tra queste, il maggiore impegno è rappresentato dal tumore della mammella. Questa rete è costituita dai reparti presenti presso l’Ospedale di Lecce, Gallipoli, Scorrano, Galatina, Copertino Nardò, rafforzati dagli ottimi servizi dell’Ospedale Cardinale panico di Tricase e dai centri accreditati.

Il nodo principale di questa rete che è il Vito Fazzi di Lecce che, nell’anno 2019 ha fatto registrate un incremento del 50% dell’utenza , a differenza degli altri siti dove  l’incremento è stato più contenuta. Le prime visite effettuate a Lecce per neoplasia nel 2019 sono state 1935 con 3.500 visite di controllo per pazienti già trattate negli anni precedenti.

Il numero di prime visite per neoplasia della mammella sono state 395 e a queste sono seguiti i trattamenti necessari. Non sono state registrate liste di attesa per esami strumentali poichè , grazie alla nuova organizzazione, sono stati pre assegnate le indagini TAC, RMN, PET ecc. Il significato di questi dati sta nel fatto che, garantendo un percorso completo e duraturo , il cittadino ha dimostrato la sua fiducia attraverso una scelta consapevole dei servizi direttamente gestiti dalla rete”.
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