Decaro contro il Governo: "Fase 2 resa difficile da troppa burocrazia"


PIERO CHIMENTI - Antonio Decaro, sindaco di Bari e Presidente dell' Anci, intervistato da QN, ha subito evidenziato che la difficoltà per svolgere al meglio la Fase 2 è data dalla troppa burocrazia, soprattutto per le attività commerciali che per richiedere l'occupazione del suolo pubblico devono compilare 8 moduli tra Comune, Soprintendenza e Asl: "Troppa burocrazia rende più difficile la Fase 2. Un locale per ottenere l'autorizzazione a mettere un tavolino fuori deve inoltrare 8 pratiche tra Comune, Soprintendenza, Asl. Siamo in una fase di emergenza e si devono dare risposte di emergenza: il governo dovrebbe eliminare le procedure della Soprintendenza per 6 mesi, non è che se mettiamo i tavolini davanti ai palazzi storici li tiriamo giù. Dobbiamo dare la possibilità a tutti di riaprire in sicurezza, aumentando gratuitamente l'occupazione del suolo pubblico o facendo delle pedonalizzazioni in modo da permettere a bar e ristoranti di occupare più spazio con lo stesso numero di tavolini".

Decaro, infine, oltre a ricordare di aver chiesto al Governo denaro per non far pagare le tasse alle attività, fa un appello all'Esecutivo: "Si fidi dei sindaci come noi ci siamo fidati del governo al quale abbiamo ceduto il potere di ordinanza perché servono linee nazionali decise da una cabina di regia: siamo 8mila Comuni, se ogni sindaco decide da solo diamo un messaggio confuso. Il governo ora pensi a una liberalizzazione delle soglie sugli affidamenti diretti: potremmo fare piccole opere, fare lavorare le piccole aziende e fare un'iniezione di liquidità sul territorio".
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