Morgante: “La discarica di Manduria considerata la pattumiera di Puglia e Calabria, la misura è colma"


BARI - "La discarica Manduriambiente sembra essere diventata l’unico impianto della Puglia. Oltre a raccogliere e smaltire infatti  i rifiuti delle province di Lecce, di Brindisi, e di 17 comuni del versante orientale della provincia di Taranto, dal dicembre dello scorso anno incamera anche tonnellate di rifiuti speciali ‘pericolosi e non’ provenienti dall’impianto di biostabilizzazione della città di Bari: doveva essere uno smaltimento dalla durata limitata, secondo quando concordato da Amiu Puglia e dall’Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti (Ager), ma le tonnellate di rifiuti classificati come ‘Cer 190501’ continuano quotidianamente ad arrivare, con la comunità e gli amministratori locali ignorati e bypassati, e senza adeguate informazioni sull’impatto ambientale di uno smaltimento di tale portata". Sono le dichiarazioni del consigliere regionale Luigi Morgante.

"E come se tutto questo non bastasse, la discarica manduriana è stata inserita dalla giunta Emiliano tra i nove siti della Puglia in grado di ritirare anche i rifiuti provenienti dalla Regione Calabria, che sta vivendo una fase di emergenza per mancanza di impianti e la cui richiesta di aiuto è stata accolta dalla Regione Puglia. Un business sulla pelle dei cittadini, irricevibile, e che respingiamo al mittente.

Per questo, stigmatizzando l’operato degli addetti ai lavori a scapito della popolazione e del territorio di Manduria, presenterò un’interrogazione al presidente Michele Emiliano e all’assessore all’Ambiente Gianni Stea, per chiedere e fare chiarezza su quanto sta avvenendo intorno alla discarica Manduriambiente, ed avere contezza dei costi e dei benefici per la comunità di decisioni e scelte operate da pochi intimi, senza alcuna concertazione e coinvolgimento delle istituzioni e autorità locali".
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