Nuovo ospedale di Taranto, Amati: “Si nomini commissario e nuovo bando, a meno che Invitalia non aggiudichi immediatamente”


TARANTO - “Per il nuovo ospedale di Taranto si nomini un commissario, si revochi la gara in corso e si pubblichi un nuovo bando. Non si può più attendere nemmeno una settimana. A meno che Invitalia, delegata dalla Asl di Taranto a svolgere la funzione di stazione appaltante, non pensi di poter aggiudicare la gara immediatamente e sulla base della sentenza non definitiva del Consiglio di Stato”. 

Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio, commentando la Sentenza non definitiva del Consiglio di Stato - terza sezione - n. 3316/2020, pubblicata nella giornata di ieri, 25 maggio 2020. 

“Chi tiene davvero a risolvere i problemi di Taranto non può far finta di non sapere che il suo più grave problema è l’assenza di un ospedale come Dio comanda. 

Pensare di dover attendere la pronuncia della Corte di giustizia dell’Unione Europea sulla questione pregiudiziale in via di proposizione da parte dello stesso Consiglio di Stato, significa non temere in considerazione il superiore interesse pubblico alla piena funzionalità di un ospedale in grado di curare tutte le malattie tempo dipendenti e di alta specialità. 
Ricordo come fonte di prima mano che, quando avviammo l’ultima programmazione di edilizia sanitaria, i presidi prioritari erano, nell’ordine, Taranto e Monopoli-Fasano. Dei due, l’ospedale ionico era quello in fase più avanzata sotto il profilo del procedimento. 

È accaduto, invece, che quello di Monopoli-Fasano è in costruzione, mentre quello di Taranto langue nella disputa giudiziaria e dopo aver scontato ritardi anche nelle fase precedente alla stessa gara d’appalto.  Ecco, così non si può andare avanti. I cittadini - prosegue Amati - non possono tollerare la mancanza di simmetria tra Asl diverse nel perseguire l’interesse pubblico alla salute, che è da considerarsi almeno paritario. 

Il nuovo ospedale di Taranto sarà peraltro un presidio di secondo livello, cioè d’interesse regionale. Per cui ogni giorno di ritardo non si scarica solo sulla provincia di Taranto, ma riguarda ogni cittadino pugliese. Di qui - conclude - la necessità di un’immediata aggiudicazione da parte di Invitalia oppure della nomina di un commissario. Non ci sono proprio alternative”.
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