Scontro tra Puglia e Sicilia per il primitivo

PIERO CHIMENTI - La Puglia è sugli scudi dopo che la Regione Sicilia ha autorizzato gli agricoltori locali l'impianto di viti per la produzione del Primitivo. Non si fanno attendere le proteste di Confagricoltura Bari che, per voce del presidente Michele Lacenere, si dice pronta alla 'guerra' per chi vuol defraudare un prodotto agro-alimentare che è la storia della Puglia. Non è mancata la risposta del governatore della Puglia Michele Emiliano che, incalzato dai produttori pugliesi, ha risposto: "Registriamo le forti preoccupazioni nel mondo agricolo pugliese per il provvedimento con il quale la Regione Sicilia ha autorizzato la coltivazione della varietà di uva Primitivo sul proprio territorio. I nostri produttori temono, giustamente, che altri territori possano sfruttare in maniera indebita il crescente consenso di mercato di una denominazione che, grazie al duro lavoro e ai tanti investimenti dei pugliesi, si sta imponendo sempre di più tra le eccellenze del panorama enologico mondiale. Pur rispettando la legittima decisione dell’Amministrazione siciliana, desidero rassicurare tutti che il Governo regionale è vigile per far sì che le varietà vitivinicole autoctone e le denominazioni di origine pugliesi siano adeguatamente tutelate. Non mancheremo di segnalare ai nostri interlocutori istituzionali, anche in sede di Commissione delle Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni, la nostra ferma volontà di difendere l’unicità dei vini pugliesi e di salvaguardare i principi e i diritti dei nostri produttori. Per questo motivo, anticipo che l’Amministrazione regionale è pronta ad opporre una dura opposizione, in ogni modo e in tutte le sedi consentite, nell’eventualità possa emergere una proposta che prevede di inserire la varietà Primitivo in disciplinari DOP o IGP diversi da quelli che già lo consentono".

Anche Raffaele Fitto ha voluto intervenire sull'argomento, non rinunciando a lanciare una stilettata al governatore pugliese: “Primitivo e Manduria sono inscindibili! Il vino Primitivo è quello che si produce dall’omonimo vitigno del tarantino che identifica un intero territorio, coniugando le qualità enogastronomiche con la bellezza del paesaggio del Salento, diventando così un brand che va oltre la semplice produzione del vino d’eccellenza.

“Per questo bene ha fatto la ministra all’Agricoltura, Teresa Bellanova, nel rispetto dell’attuale normativa comunitaria e nazionale che tutela di prodotti agricoli certificati Dop e Igp, a ribadire che non si potrà mai autorizzare la produzione e la commercializzazione di un vino siciliano come Primitivo. “Al presidente Emiliano, guerrafondaio fuori tempo – che ricordiamo è anche assessore all’Agricoltura e anche coordinatore degli assessori all’Agricoltura delle Regioni italiane – ricordiamo che non c’è nessun bisogno di nessuna guerra di religione contro il governatore della Sicilia perché è sufficiente far rispettare le suddette normative”.
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