Conte, Lamorgese e Speranza saranno sentiti dalla pm di Bergamo. Il premier: "Non sono preoccupato"


BERGAMO - Al centro delle domande la mancata istituzione della 'zona rossa' nella Bergamasca a fine febbraio. Il premier, la ministra dell'Interno e quello della Salute saranno ascoltati in qualità di persone informate sui fatti.

"Riferirò venerdì, doverosamente", al pm di Bergamo, ha detto il premier sull'inchiesta nell'ambito della quale sarà sentito. "Le cose che dirò al pm, le dirò al pm non posso anticiparle: riferirò doverosamente tutti i fatti di mia conoscenza. Non sono affatto preoccupato", ha aggiunto Conte.

"Quindici giorni di assoluta inerzia che hanno permesso al focolaio della media Valle Seriana di espandersi liberamente e in modo incontrollato, diventando un incendio di proporzioni devastanti". E' questo uno degli argomenti più ricorrenti nelle denunce dei parenti delle vittime di coronavirus depositate in procura a Bergamo attraverso il comitato "Noi denunceremo". I parenti lamentano la mancata creazione della zona rossa nel bergamasco.

Intanto nel pomeriggio il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha incontrato a Roma, nella sede di Viale Regina Margherita, i magistrati della Procura di Bergamo, che lo hanno ascoltato in qualità di persona informata dei fatti relativamente all'epidemia di Covid-19 in Lombardia.
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