I baresi che hanno fatto la storia di Bari: Antonio Beatillo


VITTORIO POLITO - Nel Quartiere Murat è presente, nei pressi di piazza Umberto, una strada dedicata ad Antonio Beatillo (1570-1642), storico, teologo e linguista, autore della “Historia di Bari principal città della Puglia” (Napoli, 1637). Il cui contenuto è definito fantastico, con molte ingenuità e parecchio amor di patria. Pasquale Sorrenti scrive che “meriterebbe un suo posto preciso nella storia della letteratura italiana, perché opera letteraria di indiscutibile valore”.

Beatillo studiò presso i Gesuiti di Bari ed entrò nella Compagnia di Gesù, dimostrando la sua predisposizione allo studio e gli fu affidato l’incarico di insegnare greco, latino ed ebraico in vari collegi dell’Ordine. I frequenti spostamenti lo portarono a frequentare archivi e biblioteche.

A Napoli, ove risiedé per 18 anni, leggeva ogni Domenica le sue lezioni sulla “Sacra Scrittura” molto seguite. Resse anche i collegi di Tropea e di Barletta.

La Storia di Bari di cui sopra, oltre ad essere la prima, è ritenuta “una storia scritta con intelletto d’amore, anche se con molta misericordia per i fatti religiosi della città”. Molte critiche gli furono mosse per le fantasticherie scritte, ma superate dall’amore e dal senso letterario dato all’opera, al punto di essere definito “il nostro storico di eccellenza”, anche se successivamente fu superato da Giulio Petroni (1804-1895).

Tra le curiosità, mi piace ricordare quella riportata da Vito Antonio Melchiorre (1922-2010) su “Storie di Bari” (Adda editore). A Beatillo gli fu donata una reliquia di sangue coagulato di San Pantaleone ed egli lo mescolò con alcune gocce della manna di San Nicola con il risultato inatteso della liquefazione del sangue che lasciò sul fondo del recipiente un residuo terroso. In qualità di oratore sacro, il 10 giugno 1613 tenne nella Cattedrale di Bari un omelia in memoria dell’arcivescovo Decio Caracciolo.

Antonio Beatillo è considerato un grande barese ed uno scrittore di professione. Tra le sue opere vanno ricordate, oltre alla “Historia di Bari”, anche la “Historia della vita di S. Nicolò” e la “Historia della vita di S. Sabino”.

I libri di Beatillo sono considerati molto preziosi per gli inediti dettagli riguardanti gli avvenimenti descritti, soprattutto per quanto concerne la descrizione degli eventi dei quali fu testimone.

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, in occasione dell’Incontro “Mediterraneo, frontiera di pace”, che si è svolto a Bari dal 19 al 23 febbraio scorso con la partecipazione di vescovi, patriarchi e cardinali provenienti da 20 Paesi che si affacciano sul Bacino del Mediterraneo, che ha registrato anche la presenza di Papa Francesco, ha fatto omaggio a tutti i partecipanti di una ristampa della “Historia di Bari” di Antonio Beatillo.
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