Ddl bellezza, Damascelli replica a Pisicchio: "Nessuna scorciatoia, ma opposizione esplicita contro obbrobrio calato dall'alto"


BARI - “Nessuna scorciatoia. Abbiamo fatto una scelta politica esplicita e legittima, per dire no ad un disegno di legge calato dall’alto, senza recepire nel testo gli emendamenti frutto delle critiche costruttive della comunità pugliese”. Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia, replica alla nota dell’assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Alfonso Pisicchio, sui lavori della V Commissione odierna, dedicata all’esame della cosiddetta Legge sulla Bellezza (ddl 190 del 4 novembre 2019).

“Pisicchio predica bene e razzola male – attacca Damascelli – visto che proprio lui, sempre in V Commissione, nei giorni scorsi ha messo in atto una fuga strategica durante la discussione sull’istituzione del Parco di Costa Ripagnola. Dopo aver presentato un pacchetto di emendamenti, ha abbandonato l’aula senza neppure comunicare di averli ritirati. Ed oggi è arrivato con un disegno di legge fortemente contrastato dal mondo dell’edilizia e dell’urbanistica, che aveva espresso grosse remore e perplessità in merito”.

“Ed è falso – continua Damascelli – che non abbiamo voluto entrare nel merito. La verità è che ci è stato proposto di portare in Consiglio regionale un testo di legge che aveva sollevato molte resistenze tra addetti ai lavori e cittadini. Avremmo voluto che quella proposta fosse stata ritirata per presentare un nuovo testo condiviso, alla luce delle criticità emerse. Ma questo non è accaduto: la maggioranza ha deciso di non discutere nemmeno gli emendamenti e di rinviare l’esame in Aula del ddl originario”.

“È l’assessore Pisicchio, quindi – prosegue il consigliere Fi – che rifugge il confronto, e dimostra di farlo per la seconda volta. E mente sapendo di mentire, quando annuncia che il suo disegno di legge approderà in Consiglio regionale, visto che gli spazi per esaminare compiutamente un testo tanto complesso, agli sgoccioli della legislatura, sono davvero risicati”.

“Se la maggioranza fosse stata compatta sull’approvazione di questa legge – aggiunge – si sarebbe potuto procedere con il confronto nei mesi scorsi, in modo da far giungere il testo in Aula nei tempi e nei modi opportuni. Io stesso, pur essendo all’opposizione, ho presentato una legge il 1° aprile ed è stata approvata il 4 maggio. Dunque, volere è potere. Finora si è temporeggiato, e queste sono le conseguenze. Ma non possiamo partorire un obbrobrio, solo per compiacere l’assessore”.

“Ergo – conclude Damascelli – il presidente del Consiglio vigili su questo tentativo di prevaricazione. Siamo pronti a confrontarci in Commissione, anche nottetempo, ma su un testo che recepisca le istanze della comunità pugliese, non su una legge che rappresenta una visione non condivisa. E, sul numero legale dei lavori della Commissione odierna, dov’era la maggioranza?”.
Nuova Vecchia

Modulo di contatto