Parte 'Utopia', il Sud delle sfide impossibili


FRANCESCO GRECO - E' partita ieri, 19 luglio, a Marina di Torre Vado (sullo Jonio, fra Gallipoli e Leuca), nel cuore dell'estate 2020 "Utopia", il simbolo del Sud che non si arrende, che accetta ogni sorta di sfida e anzi intende trasformare ostacoli e criticità in opportunità di successo, di crescita, di lavoro.

Il maxicatamarano è un vero gioiello: è stato realizzato dai cantieri navali "Catmarine srl" di Miggiano, è lungo 18 metri, largo 7, stazza di 35 tonnellate, monta due motori di 300 cavalli. A marzo scorso (ne avevamo dato notizia il 3), aveva preso la via di Gallipoli per il varo, in questi mesi ha sostato alla darsena "De Santis" e nei giorni scorsi aveva lasciato la città bella diretto a Torre Vado (Lecce).

La flotta del gruppo "Escursioni La Torre" (attiva da anni nei mari del Salento) si arricchisce così di qualcosa di unico nella sua bellezza e potenzialità, e sebbene viviamo un momento difficile per tutti noi, il Paese, il pianeta, le economia, il futuro, ecc., anzi, forse anche per questo, rappresenta una risposta coraggiosa e razionale dell'imprenditoria turistica del Sud, la più coraggiosa e illuminata. Della storia di "Utopia", le ambizioni, le speranze, i sogni, parliamo con Gianpiero Martella, responsabile del gruppo "Escursioni La Torre".

Come e quando è nata l'idea del maxicatamarano?
L'idea nasce a giugno del 2017, da due fattori principali. Il primo è che dopo gli ultimi 7/8 anni di boom turistico, il Salento nel 2017 ha iniziato a rallentare la sua forte crescita e il turismo stava per cambiare volto, in quanto iniziavano a diminuire le grandi masse che fino ad allora ci avevano inondato, ma solo nei periodi di alta stagione, e iniziava a farsi avanti un nuovo tipo di turismo, composto da molti stranieri, gente che viaggia anche durante la bassa stagione, ma un tipo di turista che esige servizi di alta o altissima qualità.
Quindi, se si vuol garantire la sopravvivenza della propria azienda, bisogna fare delle azioni lungimiranti, ecco il perché della nave pronta ad accogliere tutti i tipi di turismo, dalla fascia media fino a quella altissima. Altro fattore fondamentale è quello della sicurezza della navigazione: in seguito alla tragedia del "Costa Concordia", le normative riguardanti il trasporto passeggeri e tutto il traffico marittimo, sono diventate molto più severe e quindi per trovarci in anticipo sui tempi decidiamo di costruire quella che oggi è la nave da navigazione costiera con gli standard di sicurezza più elevati in Italia.

Che tipo di turismo intendete intercettare?
Come vagamente evidenziato prima, intendiamo proporci a diverse categorie di turismo, in quanto il segreto vincente di "Utopia" è la sua versatilità, frutto di un'attenta progettazione forte di 20 anni d'esperienza nel campo del turismo marittimo.
"Utopia" può essere una nave da trasporto passeggeri con 120 posti a sedere che offrono il pieno comfort di uno yacht, può essere un ristorante in barca con 100 coperti, un bar, uno yacht di lusso per pochi fortunati o addirittura una sala cerimonia galleggiante, con la possibilità di celebrare a bordo l'unione civile sia etero che gay.

Quali ricadute potranno esserci sul territorio? 
Le ricadute che ci saranno sul territorio saranno delle più rosee in quanto, trattandosi della nave da navigazione costiera più lussuosa sul territorio nazionale, tutti coloro che cercano il top, sapranno che si trova solo in Salento. Ci sarà un importante ritorno pubblicitario, in quanto la nave, soprattutto durante il periodo estivo, ospiterà molti eventi glamour con importanti personaggi dello spettacolo, dell'arte oppure dal mondo della finanza e dell'economia.
Oltre al ritorno pubblicitario, godranno di "Utopia" tutte le attività che operano nel turismo, gli hotel che ospiteranno i nostri clienti, le attività vicino alle aree portuali dove stazionerà la nave, le aziende che si occupano di taxi e transfert, oltre all'enorme mole di lavoro offerto per la costruzione e per il trasporto in mare della nave.
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