Gentile: “Serve una sanità più aderente alla nuova domanda di salute. Fitto ci mise in ginocchio”


BARI - “Oggi a Bari il ministro Roberto Speranza ci ha comunicato un fatto decisamente importante: la Puglia sta per uscire dal piano di rientro. Siamo dunque alla fine di un tunnel buio che ha minato il sistema sanitario regionale, che ha mortificato migliaia e migliaia di pazienti, costretti a subire scelte che sicuramente il centrosinistra non avrebbe compiuto”. La candidata Pd al Consiglio regionale pugliese, nel collegio di Bari e Lecce, Elena Gentile, commenta e rilancia: “Dal 2000 il governo di centrodestra, il presidente Fitto che oggi si ripropone, avviò una serie di tagli pesanti, dolorosi, che andavano già oltre la chiusura dei 20 ospedali. Ricordo ai pugliesi - continua - che nelle sue leggi di bilancio decise di comprimere la spesa sanitaria regionale, tagliando le piante organiche, addirittura bloccando il turn over degli operatori che andavano in pensione, e addirittura le nuove assunzioni. Tutto questo mise in ginocchio la sanità pugliese e dal 2005, con grande attenzione il governo di centro sinistra cominciò a ricucire i lembi di una frattura che aveva pesato negativamente sulla qualità della vita e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia”.

È stato, per l’ex assessora a Salute e Welfare “un cammino lungo, un tunnel buio e doloroso. Oggi finalmente intravediamo la luce. Aspettiamo la certificazione del ministero dell’Economia e della finanza - dichiara - per poter finalmente restituire alla Puglia la speranza di avere servizi di qualità, presenti anche sui territori, in una visione che necessariamente deve essere più aderente alla nuova domanda di salute”. E spiega: “Penso alla domiciliarità delle cure, penso anche al grande tema dell’invecchiamento della popolazione e quindi alla grande domanda di cure, di salute che verrà da un pezzo importante della nostra società. Con questa buona notizia, quindi, andiamo spediti incontro alla riconferma del centrosinistra, che ha dimostrato negli ultimi 15 anni di saper affrontare anche sfide impossibili”.

Il candidato presidente del centrodestra, “l’allora ministro Fitto - ricorda - dedicò un’attenzione particolare, maniacale, alla Puglia che aveva commesso un peccato: quello di sforare quel limite del 3 per cento per cofinanziare la spesa sanitaria. E quindi siamo andati in piano di rientro, ma non per disavanzo sanitario. Una catena lunghissima di restrizioni, di tagli, di imposizioni. Oggi certamente possiamo guardare con speranza al futuro”.
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