I nostri cari angeli custodi

FRANCESCO GRECO - Devastato materialmente e moralmente dalla tenace gramigna della malapolitica, nel gorgo di un declino inarrestabile, ormai privo di identità. Avvolto dalle erbacce e dai cattivi odori che fuoriescono dai tombini della fognatura nera. Ladri sempre in azione, corrotto dalla droga di ogni tipo. Le aziende chiudono, i giovani appena possono scappano via. Persino i turisti disertano le loro seconde case.

Dell'antica grandezza in epoca messapica e medievale non è rimasto più nulla. Ecco Montesardo 2020.
E se tutti abbiamo un angelo, uno spirito-guida che ci aiuta nella vita, per fare meno errori possibile, anche un paese ha i suoi. Sono quelli sull'altare maggiore della Chiesa Madre, restaurati in memoria dell'adorata moglie Lucia Bisanti (sposata nel 1967, mancata nel 2018) dall'imprenditore in pensione (ramo olivicolo) Mario Russo. "Erano lì abbandonati nella chiesa da tantissimi anni, una ventina...", sorride Mario.

L'ultimo restauro risaliva agli anni Ottanta/Novanta e fu opera dell'assicuratore di Alessano Salvatore "Totò" Augenti, quando il parroco era ancora don Giovanni Piscopo.

Stavolta la firma del restauro è di una nota restauratrice leccese, Adriana Falco. Un bel lavoro, come si può vedere dalle foto scattate dallo stesso imprenditore che fu titolare di un frantoio storico del paese (l'altro era di Floriano Carluccio, fornaio e Pietro Alemanno, bottegaio e venditore di olio al minuto). 

Entrambi erano riferimento dei paesi vicini. Quando Montesardo era economicamente ricco e socialmente vivo. Riusciranno a salvare un paese che appare ormai abbandonato a se stesso, che fatalmente muore giorno dopo giorno?

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