Nasce 'Oro Bianco', il primo edificio green con giardino verticale in Puglia che coniuga lusso sostenibile, innovazione e tradizione

ALTAMURA (BA) - Nel cuore di Altamura, in un angolo storico, su un’antica cava, dove nel secondo dopoguerra sorgeva un piccolo mulino, simbolo del mestiere antico e nobile della panificazione che lega la tradizione della lavorazione dell’arte bianca alla città pugliese, nasce Oro Bianco, nuovo complesso residenziale di 10 appartamenti e due locali commerciali il cui nome rievoca la farina che si macinava lì, in via Filangieri, in un connubio perfetto tra arte molitoria ed edilizia, che rammenta il candore della malta, dei tufi e della calce.

Immerso nel territorio murgiano, Oro Bianco è un innovativo progetto di bioedilizia green che coniuga tecnologia e sostenibilità. Si tratta del primo giardino verticale del Sud Italia: una composizione armoniosa con una facciata che va dal basso verso l’alto, coltivata con vegetazione, concepita come una vera opera d’arte. Oltre al piacevole impatto estetico le piante assorbono anidride carbonica dall'atmosfera, ed i dannosi raggi UV, garantiscono la termoregolazione della struttura su cui si radicano e prevengono la perdita di calore durante le ore notturne ottimizzando il risparmio energetico.

A realizzare Oro Bianco, Edil Pepe, impresa altamurana, che attraverso il suo brand di lusso, Lusseri, ha già dato vita ad un altro progetto innovativo di bioedilizia, i casali hi-tech a impatto zero nel cuore di Matera, sei abitazioni residenziali di lusso, con lo stile tipico dei casali di una volta, ma attualizzati in chiave tecnologica e a impatto zero al cento per cento, tanto da ottenere il protocollo di certificazione EcO.

“Attraverso il progetto di Oro Bianco - afferma Antonio Pepe che, ancor prima di fondare l’azienda Edil Pepe, è stato agente immobiliare e consulente energetico per l’edilizia - miriamo a favorire la rigenerazione e forestazione urbana attraverso l’innovazione e la sostenibilità ambientale valorizzando la tradizione dell’arte molitoria della nostra terra”.

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