Conte indagato per la scorta della compagna. Il premier: "Accuse false e diffamatorie"

(credits: Governo.it)
ROMA - I fatti contestati sono risalenti al mese di ottobre quando la scorta del premier aiutò, secondo l'accusa, la compagna a sfuggire a una troupe delle Iene che insisteva per intervistarla. La Procura di Roma ha inviato il fascicolo sull'episodio al Tribunale dei ministri che ha la competenza.

“Ho ricevuto attacchi personali, verso di me e verso la mia compagna Olivia Paladino, mi spiace molto”, così il premier Giuseppe Conte rispondendo a una domanda in conferenza stampa sull’uso della scorta da parte della compagna mentre era inseguita da un inviato delle Iene, vicenda sul quale la procura di Roma ha aperto un fascicolo di inchiesta. “È stato detto che il 31 ottobre saremmo stati a cena in un ristorante dopo che avevo firmato un dpcm per la chiusura dei ristoranti, è falso e diffamatorio. L’ultima volta che siamo stati al ristorante è stato il 25 settembre”. “Un esponente di Fdi mi accusa per un uso improprio della scorta, è completamente falso – ha continuato – la mia compagna non ha preso l’auto di scorta, non ho mandato la scorta, la scorta era lì per me, era in attesa che scendessi. L’uomo della scorta è intervenuto perché ha visto concitazione e trambusto”.

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