Domenico De Santis ricorre al Tar per elezione in Consiglio regionale

BARI -Domenico De Santis (PD) ha presentato questa mattina ricorso al Tar di Bari contestando il procedimento di attribuzione dei seggi dell’Ufficio Elettorale Centrale presso la Corte di Appello di Bari e la sua interpretazione della legge elettorale regionale nelle consultazioni che il 20 e 21 settembre scorso hanno confermato il presidente Emiliano alla guida della Puglia. Quasi sedicimila preferenze espresse dagli elettori pugliesi, quindi, non bastano, secondo la Corte, a far entrare De Santis nel parlamentino regionale dove invece siederanno 43 consiglieri che hanno preso meno voti di lui.

Si è adesso in attesa della fissazione dell’udienza. Nel ricorso presentato da De Santis, assistito dagli avvocati Pierluigi Balducci e Pietro Augusto De Nicolo e dal prof. Saverio Sticchi Damiani, si rilevano gli errori dell’ufficio centrale regionale della Corte di Appello che hanno portato all’esclusione del rappresentante dem dal Consiglio. In particolare due i punti su cui si chiede la revisione della decisione dei giudici: l’errato scorrimento della graduatoria delle circoscrizioni per l’assegnazione dei seggi con i voti residuati per cui in sede di attribuzione dei seggi con i voti residuati relativi alla parte maggioritaria sono state erroneamente riconteggiate le circoscrizioni Bat e Taranto per le quali già erano stati attribuiti i seggi per i resti della parte proporzionale; e l’errata considerazione da parte dell’ufficio centrale regionale dei voti attribuiti alle liste sotto soglia, che non avevano superato lo sbarramento del 4%, nella determinazione della cifra elettorale delle coalizioni in sede di attribuzione dei seggi nella parte maggioritaria.

“Correggendo questi due errori – spiega l’avvocato Balducci - risulterebbero attribuiti alla circoscrizione di Bari, lista Pd, quattro seggi e quindi risulterebbe eletto Domenico De Santis. In subordine – prosegue l’avvocato – è stata rilevata anche la possibile fondatezza dei calcoli del Ministero dell’Interno (27 seggi di maggioranza) anche in questo caso sarebbero attribuiti quattro seggi PD alla circoscrizione di Bari confermando l’elezione di De Santis”.

Con l’esclusione di Domenico De Santis dal Consiglio Regionale pugliese la città di Bari ha perso l’unico consigliere Pd eletto nel capoluogo. Domenico De Santis, classe 1982, era risultato eletto all’indomani del voto secondo i conteggi del ministero dell’Interno, era il quarto eletto Pd del collegio di Bari alle spalle di Francesco Paolicelli (di Altamura), Anita Maurodinoia (di Triggiano) e Lucia Parchitelli (di Noci).

E invece qualche giorno dopo il già consigliere di Michele Emiliano, che nel corso della prima legislatura del presidente dem si è occupato di alcune delle vertenze più spinose in piedi nel tacco d’Italia, ha perso il suo seggio. L’ufficio elettorale centrale con una diversa ripartizione dei voti nella coalizione di centrosinistra ha contemporaneamente allargato la maggioranza per Emiliano a 29 (15 al Pd, 7 alle altre due liste Con e Popolari). I 15 seggi del Pd sono stati a loro volta ripartiti con 3 posti per Bari, Bat e Taranto e due per le altre circoscrizioni facendo così saltare il posto di De Santis, come quello di Sergio Blasi, in favore di Michele Mazzarano (PD) e Peppino Longo (Con).

“In queste settimane ho ragionato molto sul da farsi - spiega De Santis -. Sono stati i miei elettori alla fine a spingermi a presentare questo ricorso. Sono il settimo consigliere più votato di tutti gli eletti in Consiglio e di tutti i partiti e devo rispondere innanzitutto ai cittadini che mi hanno scelto per essere la loro voce in consiglio. In attesa della decisione del Tar continuerò ad impegnarmi per il nostro territorio. L’elezione in Consiglio regionale per me non significa occupare una poltrona ma mettermi al servizio delle cittadine e dei cittadini della nostra regione. Senza distinzioni, come ho sempre fatto. E come continuerò sempre a fare”.

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