Fratelli d'Italia: "I formatori pugliesi traditi e presi in giro da Emiliano e dalla coppia Leo-Cassano"

BARI - “Quando il 30 dicembre scorso l’assessore al Lavoro, Sebastiano Leo, annunciò che la Giunta regionale aveva approvato - su sua proposta (ma anche su nostra sollecitazione durante la seduta di Bilancio)- la proroga dei contratti per formatori in servizio presso i Centri per l'Impiego pugliesi, per primi prendemmo atto che era stata rispettata la parola data e avevamo tirato un sospiro di sollievo per il futuro (anche se precario) di 128 professionisti che da anni svolgono un’attività importante supplendo alla mancanza di organico e con più lavoro da svolgere vista l’istituzione di un’agenzia regionale ARPAL". Così in una nota il Gruppo regionale Fratelli d'Italia.

“Oggi tutto questo - comprese le rassicurazioni dell’assessore Leo che ringraziava, sempre il 30 dicembre, l’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese, ‘per la fattiva collaborazione nella individuazione delle risorse utili all’adozione del provvedimento’ – ha il sapore di una beffa, anzi di una vera e propria presa per i fondelli!

“Siamo al 15 gennaio e i formatori sono rimasti a casa: niente proroga di contratti e niente risorse per far fronte ai loro stipendi. Con un messaggio, dalla sera alla mattina, è stato detto loro di non utilizzare neppure le piattaforme informatiche. Un rimpallo di responsabilità fra l’assessore Leo e il direttore generale all’Arpal, Massimo Cassano, rende il LAVORO in Puglia neppure dignitoso, ma solo un becero ‘teatrino’ o peggio ancora un mercimonio, con assunzioni attraverso agenzie interinali che calpestano i formatori ma anche tutti coloro che hanno chiesto di essere assunti legittimamente, attraverso regolare concorso.

“Condividiamo e aderiamo alla mobilitazione dei formatori in programma per martedì prossimo 19 gennaio e chiediamo al presidente della Commissione Lavoro (la Sesta), Donato Metallo di audire le parti interessate – assessori Leo e Piemontese, direttore Cassano e rappresentanze sindacali – per fare chiarezza sul futuro non solo dei formatori, ma del LAVORO in Puglia!”, conclude Zullo.

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