Vaccini anti Covid, dopo Pfizer è il turno di Moderna

Dopo il via libera incassato in Europa dal vaccino di Pfizer/Biontech, di quello AstraZeneca nel Regno Unito e in Argentina e del BBIBP-CorV, quello prodotto dal Beijing Biological Products Institute (Sinopharm) che ha ricevuto il via libera condizionato per il commercio dalla National Medical Products Administration (NMPA), l'agenzia del farmaco cinese, ora si attende per il prossimo 6 gennaio il verdetto del Comitato di valutazione dei farmaci ad uso umano (CHMP) dell'Agenzia Europea del farmaco (EMA) sul vaccino "mRNA-1273" di Moderna.

L’Ema ha infatti deciso di anticipare proprio al 6 gennaio prossimo, la riunione che era inizialmente prevista per il 12 gennaio. Un eventuale via libera al vaccino dell'azienda statunintense si aggiungerebbe a quelle già ottenute a dicembre dalla Food and Drugs Administration (FDA) e dall'agenzia di regolamentazione Health Canada. In attesa del verdetto dell'Ema, la Commissione Europea ha esercitato l'opzione per l'acquisto di ulteriori 80 milioni di dosi di "mRNA-1273" per gli Stati membri dell'Unione Europea, portando le dosi totali acquistate di mRNA-1273 di Moderna a 160 milioni.

Saranno sufficienti a vaccinare non più di 80 milioni di cittadini europei, dal momento che questo vaccino, per essere efficace, richiede due dosi a distanza di qualche settimana.

In una situazione di stallo per quanto riguarda il mercato europeo è invece il vaccino di AstraZeneca, "Covid-19 AstraZeneca".

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