Vaccini anti Covid: come difendersi dalle truffe


Il 2020 è stato un anno all'insegna di coronavirus e lockdown, mentre il 2021 si prevede sia l'anno dei vaccini. La prospettiva di vedere la fine di questa pandemia è ovviamente un lato positivo di questa faccenda, ma non si può fare a meno di sottolineare come, attorno alla questione vaccini, si possano nascondere numerose insidie. I vaccini che sono stati realizzati e che vengono ora distribuiti, e che permetteranno di sradicare finalmente questo virus, sono infatti spesso oggetto di truffe ai danni dei più deboli.

Farmaci illegali o non autorizzati

Una delle truffe più diffuse relative al Covid-19 è quella dell'introduzione in Italia di farmaci illegali o non autorizzati. Sono stati infatti individuati diversi gruppi che, nel corso del 2020 e del 2021, hanno importato illegalmente farmaci di provenienza straniera che all'apparenza sarebbero destinati al trattamento dei sintomi da coronavirus. Questi farmaci non sono autorizzati al commercio e la loro circolazione è perciò illegale, ma la cosa più importante da ricordare è che non possono essere considerati né efficaci né sicuri.

I farmaci sono stati poi messi in vendita online su siti ospitati su server stranieri, quindi più difficili da bloccare per le forze dell'ordine italiane. È molto importante ricordarsi che i medicinali vanno acquistati sempre e solo tramite farmacie autorizzate e su consiglio del proprio medico, e che affidarsi a rimedi non autorizzati potrebbe essere molto pericoloso per la propria salute.

Vaccini a chi non ne ha diritto

Un'altra truffa scoperta di recente consiste nel reindirizzamento di alcuni vaccini verso persone che, in questa prima fase di distribuzione, non ne avrebbero diritto. Questa irregolarità si è verificata in più di una città e, anche se ha interessato un numero esiguo di dosi, è ovviamente gravissima. Le forze dell'ordine, dopo tutti gli accertamenti del caso, hanno ipotizzato si possa trattare di reati di abuso d'ufficio: persone in ruoli amministrativi, incaricate di occuparsi della distribuzione dei vaccini, avrebbero inserito tra gli individui da vaccinare persone che non avrebbero dovuto far parte della prima fase del piano vaccinale.

Finti funzionari e finti vaccini

La truffa probabilmente più pericolosa e più diffusa è quella che consiste nell'ingannare persone vulnerabili, spesso anziani, e far loro pagare cifre astronomiche per avere accesso al vaccino, per sé o per qualcun altro. Un metodo molto utilizzato è quello di fingersi addetti del comune, presentarsi a casa di una vittima scelta precedentemente e spiegare come, per poter ottenere il vaccino, sia necessario pagare un’ingente somma in contanti; in caso la vittima non sia in grado di farlo immediatamente, i truffatori cercano di mettere sotto pressione il malcapitato, convincendolo a consegnare gioielli o altri oggetti preziosi.

Un altro metodo utilizzato di frequente consiste nel convincere la vittima che, per avere accesso prioritario al vaccino, è necessario fornire alcune informazioni personali. Questa truffa viene spesso fatta per telefono, con chiamate da numeri anonimi. In questo caso, il truffatore chiede alla vittima di fornire i dati di accesso al proprio conto online o i dati della propria carta di credito, apparentemente per poter confermare la propria identità e per sbrigare le pratiche burocratiche. Questi dati vengono poi utilizzati per furti o truffe a livello bancario.

Come proteggersi

Alcune di queste truffe sono di competenza degli organi di polizia: è importante quindi segnalare tutte quelle situazioni sospette che fanno pensare a illeciti, in modo che i colpevoli possano essere puniti. Quando si tratta però dell'inganno dei finti vaccini, è indispensabile proteggersi e soprattutto proteggere i propri cari, come anziani o persone altrimenti vulnerabili.

Prima di tutto, è fondamentale non fidarsi di presunti addetti del Comune o della Regione che si presentano a casa senza preavviso; è importante anche diffidare dalle comunicazioni via telefono, poiché di norma le informazioni agli aventi diritto al vaccino arrivano tramite posta o tramite intermediari come il medico di base o i medici delle RSA.

Se si dovesse ricevere un messaggio o una e-mail in cui si viene invitati ad accedere a un particolare sito per prenotare il proprio vaccino, quasi sicuramente si tratterà di un tentativo di phishing. È quindi fondamentale non inserire alcuna informazione personale, in modo da non rischiare di vedersi sottratti i propri dati. A questo proposito, potrebbe essere utile installare anche una VPN sui propri dispositivi o, ancora meglio, sul router di casa propria, in modo che questo tipo di truffa venga rilevato automaticamente. Con una VPN, infatti, si è protetti sia dai tentativi di phishing che da altri tipi di attacco informatico, come malware, ransomware o intercettazioni.

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