Sindaco di Acquaviva protesta contro Recovery


PIERO CHIMENTI -
Il sindaco di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci, seguendo l'esempio di molti colleghi dei comuni siciliani ha trascorso la notte nel Palazzo comunale per protestare contro la ripartizione del Recovery Plan per il Sud, che darà vita ad una manifestazione di protesta il prossimo 25 aprile a Napoli, che al momento ha chiamato a raccolta 500 sindaci del Sud. 

Sulla protesta, Carlucci ha spiegato: "La mia è una testimonianza perché il Sud è indietro da almeno centosessant'anni e non vogliamo che sia così per sempre. Perché il Recovery Plan è l'ultima occasione per vivere e vedrete che non la perderemo. Perché se si fosse rispettato l'algoritmo utilizzato dall'Unione Europea, quel calcolo, lo ha dichiarato il ministro Mara Carfagna, 'avrebbe premiato il Sud con una quota superiore al 60 per cento' del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma allora, se è così, perché si vuole assegnare al Sud il 40 per cento?". 

Il suo intervento si chiude con una considerazione: "Già essere meridionali significa essere sfigati, ma se sei un meridionale dell'entroterra sei doppiamente sfigato, perché i grandi progetti vanno nelle grandi città della costa e per le aree interne come la Murgia, l'unica visione che ha lo Stato è pensare di metterci le scorie nucleari. Perché noi sindaci siamo stati lasciati soli davanti alla disperazione e alla rabbia di commercianti, artigiani e altre partite Iva nella crisi più nera, senza che nessuno ci dia gli strumenti per aiutarli a ripartire. Perché siamo pieni di progettualità che nessuno vuole ascoltare. Perché, visti da Roma, siamo l'ultima ruota del carro. Ma il carro, noi, non lo facciamo fermare".

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