Masseria Cavone, Ventola e Zullo: “Dieci anni di gestione Arif fallimentare, da oggi chiude. Che fine fanno i lavoratori e tutta l’attività?”


BARI - "Doveva diventare volano dello sviluppo agro-turistico di Spinazzola e Minervino Murge, ma di tutta la BAT, invece da ieri, 30 dicembre, l’attività della Masseria Cavone è sospesa e chissà per quanto tempo". Così in una nota congiunta il consigliere e il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola e Ignazio Zullo.

"Da un’ispezione - proseguono - è risultato che la struttura, di proprietà della Regione e gestita dall’ARIF da 10 anni, è priva del certificato di agibilità, quello di sicurezza degli impianti elettrici-idrici-fognari-termici, non sono state abbattute le barriere architettoniche per agevolare l’accesso ai disabili, ma addirittura manca l’attestazione proprio di azienda agricola. Insomma, la Masseria Cavone era totalmente abusiva. Lavoratori Arif, animali e mezzi presenti nella struttura dovranno essere trasferiti altrove.
A dichiarare la sospensione è sempre l’Arif, la stessa che nel luglio del 2020 – attraverso l’allora commissario Gennaro Ranieri – sosteneva che presto sarebbe diventata una Fattoria didattica aperta a tutto il territorio.
Ma la Masseria Cavone - concludono - potrebbe essere solo la punta di un iceberg. Per questo invitiamo il commissario ARIF a valutare le condizioni igienico strutturali non solo di questa azienda, ma di tutte quelle gestite dall’Arif, anche sotto il profilo degli adempimenti previsti dalla legge 81/2008 sulla sicurezza dei lavoratori, che in questo caso avevano mansioni anche nella prevenzione e nello spegnimento degli incendi”.

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