É morto Gianni Clerici


MILANO - Lo scrittore e giornalista, firma storica del quotidiano Repubblica, è scomparso a 91 anni. Nel corso della carriera si è occupato principalmente di tennis, oltre ad averlo praticato a livello professionistico.

Clerici era nato a Como nel 1930, e da tennista aveva vinto due titoli italiani juniores di doppio in coppia con Fausto Gardini e partecipato sia a Wimbledon sia a Roland Garros, passando per il Foro Italico, a metà degli anni '50. Da subito, però, si dedicò al racconto: con la Gazzetta e il Mondo, poi col Giorno come inviato, infine come prima firma e poi collaboratore di Republica.

Sterminata la serie di articoli e la teoria di campioni raccontati, da Chang a Borg e McEnroe, fino a Federer. Con un fastidio via via crescente per il calcio ("in Cile, per la Davis, una ventina di colleghi non distinguevano la pallina dal loro solito pallone"). Ricchissimo anche lo scaffale delle sue opere letterarie. Del '95 è la trilogia di racconti 'Gesti bianchi', dove il tennis è 'solamente' il filo conduttore attraverso tre decenni di storie di umanità e amori, da Alassio a Londra.

La sua bibliografia include opere teatrali come 'Mussolini, ultima notte' a 'Suzanne Lenglen', dedicato alla tennista francese pre-guerra da lui giudicata la più forte di tutti i tempi "per l'eleganza di gesti alla Carla Fracci" vista in foto d'antan o video d'epoca. E poi '500 anni di storia del tennis', una sorta di Bibbia della racchetta edito per la prima volta nel '74, tradotto in tutto il mondo e ristampato sei volte.

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