Lecce, aggredito da pitbull in Piazza Sant'Oronzo


LECCE - Aggressione di un pitbull ai danni di un cittadino leccese che passava lì per caso nel cuore di Lecce. Lo denuncia il consigliere comunale Andrea Guido: "Lo scorso 5 ottobre - dichiara Guido - segnalai la vicenda di un ragazzo che, con il suo cane e, spesso, con la sua compagna, da tempo, dormiva per terra, in piazza Sant’Oronzo, protetto solamente dal porticato. Fui accusato da alcuni esponenti della maggioranza di Palazzo Carafa, Gabriele Molendini in primis, di fare propaganda politica su questo caso, quando invece volevo solo accendere un faro su una situazione preoccupante e ottenere dagli esponenti della Giunta e dallo stesso Sindaco che ogni mattina, silenziosi, vi passavano accanto, a pochi metri dall’ingresso del Municipio, un intervento a favore e a tutela di questo ragazzo senza fissa dimora e a salvaguardia del decoro del salotto buono della città".

"Oggi, intorno alle ore 11:00 - prosegue Guido -, il cane di questo ragazzo ha aggredito un cittadino, il quale è dovuto ricorrere alla cure mediche, strappandogli buona parte dei pantaloni e costringendolo a presentare regolare denuncia presso il Comando. Il cane, di razza pitbull, era tenuto senza museruola e senza guinzaglio. Se la persona aggredita non fosse stato un uomo atletico che gode di ottima salute e non avesse avuto il riflesso di saltare ed evitare l’affondo del cane, probabilmente sarebbe potuta accadere una tragedia. Se al suo posto si fosse trovato un bambino o un anziano o anche qualcun altro con difficoltà motorie o semplicemente distratto, probabilmente sarebbe potuto accadere qualcosa di più grave ancora.

All’epoca in cui denunciai questo stato di cose - spiega Guido - il ragazzo dormiva in piazza regolarmente da 2 mesi, oggi ne sono passati 3 e mezzo, e la situazione non è cambiata. Quando provai ad accendere un faro su questa storia lo feci senz’altro per stimolare l’Amministrazione a intervenire a sostegno del ragazzo senza fissa dimora e a difesa del decoro della piazza, per il degrado generato, per gli escrementi e le urine e per l’immagine deturpata del salotto buono della città, ancora affollato dai visitatori dei flussi autunnali. Me la prendevo con chi avrebbe avuto il dovere di controllare, sorvegliare, agire e aiutare, per il bene degli indigenti, prima, e, subito dopo, per la salvaguardia della bellezza del cuore storico, artistico e politico della nostra cittadina e della sua attrattività turistica, consapevole anche che pagarne le spese erano anche le attività commerciali e di ristorazione presenti sull’area.
E ancora oggi non me la prendo con il ragazzo senza fissa dimora o con il suo cane, ma ho il dovere di puntare il dito contro chi, avendone competenza, nulla ha fatto per risolvere una questione che si prolungava da troppo tempo. Oggi la situazione appare ancora più grave e il focus si è spostato su questioni di sicurezza pubblica" conclude Guido.

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