Bari, pari opportunità e discriminazioni di genere negli ambienti lavorativi: giunta approva il protocollo d’intesa con l’Ispettorato del Lavoro

BARI - Su proposta dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, la giunta ha approvato il protocollo d’intesa tra il Comune di Bari e l’Ispettorato nazionale del Lavoro finalizzato a pianificare e svolgere attività di formazione / informazione in materia dei diritti nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento alla parità, alle pari opportunità e alla discriminazione di genere, attraverso l’attivazione di sportelli di ascolto presso i quali svolgere attività di supporto e orientamento alle vittime di discriminazioni in ambito lavorativo.

Il protocollo, siglato questa mattina in modalità telematica, intende offrire maggiori opportunità informative, di tutela e garanzia a quante patiscono discriminazioni e disparità di trattamento nei luoghi di lavoro e accrescere la cultura della legalità in materia di lavoro e legislazione sociale ampliando la consapevolezza dei propri diritti specie tra le lavoratrici.

Il protocollo prevede, inoltre, l’avvio di un tavolo tecnico (il cui insediamento è fissato per il prossimo 14 giugno) che avrà il compito di pianificare le linee di sviluppo della collaborazione e di definire le modalità operative utili a rendere l’intervento il più possibile accessibile e diffuso sul territorio.

Sarà lo stesso tavolo tecnico, composto da operatori dell’assessorato al Welfare e dell’Ispettorato del Lavoro, ad analizzare in corso d’opera la ricaduta delle attività svolte e a individuare eventuali modifiche da apportare agli interventi programmati.

“Questa collaborazione tra l’assessorato al Welfare e l’Ispettorato del Lavoro intende offrire maggiori opportunità informative, di tutela e garanzia per le donne che, ad oggi, risultano subire ancora forti discriminazioni e disparità di trattamento sul luogo di lavoro - commenta Francesca Bottalico -. I contesti in cui si manifestano con maggior frequenza atteggiamenti discriminatori o violenti sono proprio quelli professionali, e in questa direzione intendiamo dar vita a spazi di ascolto, tutela e supporto per tutte le donne che ogni giorno, per i motivi più disparati, sono ancora vittime di azioni discriminatorie e vedono negati nei fatti diritti sacrosanti quali quello alla maternità, che in alcuni casi può costare loro un contratto di lavoro”.

Il protocollo avrà una durata di tre anni.

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